I COMPLIMENTI DEL SUPERVISOR
La finale è stata poco più di una formalità e forse c'era da aspettarselo, tenendo conto dei precedenti a senso unico e delle parole di Grigelis alla vigilia. “Il suo gioco mi dà fastidio” aveva detto. Si è visto sin dal primo punto: Lacko risponde bene, benissimo, dunque sa disinnescare un delle armi principali del lituano: il servizio. Pronti, via, 5-0 per Lacko. Il primo set si chiudeva in 20 minuti e il pubblico presente (circa un migliaio di appassionati) ha provato a incitare Grigelis, desideroso di un match più combattuto. Niente da fare, Lacko giocava bene e lo strappo arrivava già al terzo game. Il resto era un rapido scorrere verso la dodicesima vittoria Challenger dello slovacco, perfetto in risposta ma anche al servizio: ha concesso la miseria di sette punti nei suoi turni di battuta, senza mai dare l'impressione di essere in difficoltà. Al momento della stretta di mano con Grigelis, si è quasi scusato per aver giocato così bene. Non se lo aspettava. “In effetti ho giocato troppo bene – ha detto Lacko – non ci sono tanti match come questo nel corso della stagione e sono contento di averne vissuto uno proprio adesso, soprattutto a fine stagione. Ne avevo bisogno”. L'allusione è alla necessità di qualificarsi per il main draw dell'Australian Open. L'aveva già centrata ieri, ma sollevando il trofeo ha suggellato due settimane da favola. Detto che il doppio è andato alla coppia n.1 del seeding, composta dal belga Sander Gille e dall'olandese Sander Arends, va in archivio la quarta edizione di un torneo molto prezioso nel panorama italiano: sono pochissimi (soltanto 4) gli ATP Challenger nostrani a giocarsi indoor: Brescia è tra questi. Durante la premiazione, cui ha presenziato anche Sergio Palmieri (direttore degli Internazionali BNL d'Italia, nonché presidente del Comitato Regionale Lombardo), il direttore del torneo Mauro Ricevuti – dopo i ringraziamenti di rito – ha promesso che Brescia ci sarà anche nel 2018, ancora più forte e nella speranza di avere un pizzico di fortuna in più con il campo di partecipazione. I tanti ritiri che hanno costellato la vigilia del torneo hanno rappresentato una brutta figura soltanto per i giocatori e messo a nudo un regolamento un po' troppo permissivo con gli stessi. Nel frattempo, gli Internazionali Città di Brescia hanno raccolto i complimenti e una valutazione positiva del supervisor ATP, il tedesco Roland Herfel. Non poteva esserci un modo migliore per chiudere 10 giorni intensi ed emozionanti. L'appuntamento è già fissato: si riparte nel 2018.