Riccardo Bisti
04 September 2018

“La Tsurenko recita". “Niente affatto!”

Polemica a distanza tra Marketa Vondrousova e Lesia Tsurenko dopo il loro match di ottavi di finale. La ceca, sconfitta alla distanza, ritiene che l'ucraina non stesse veramente male come lasciava intendere tra un punto e l'altro. In effetti si è sempre mossa bene, ma a un certo punto sembrava sull'orlo del ritiro.

Lesia Tsurenko non l'ha detto, ma forse c'era una terza ragione oltre a quelle elencate quando le hanno chiesto perché sia andata avanti nell'incredibile match contro Marketa Vondrousova. “Il fatto che fosse un ottavo di finale in uno Slam, e poi l'ombra. Vedevo che stava sopraggiungendo l'ombra sul campo e allora ho pregato che arrivasse in fretta”. Ma c'erano 209.000 ottimi motivi per non mollare, ovvero la differenza del prize money tra chi perde negli ottavi (266.000) e chi raggiunge i quarti (475.000). Alla fine, al termine di una gara di resistenza, l'ucraina si è imposta 6-7 7-5 6-2 ma – come era prevedibile – c'è stata un po' di polemica post-match. Secondo la Vondrousova, la Tsurenko ha recitato nel manifestare i suoi problemi fisici dovuti a un colpo di calore, soprattutto a cavallo tra il primo e il secondo set. In effetti, si piegava in due alla fine di ogni punto, ma poi correva più o meno regolarmente. La Tsurenko ha chiesto l'intervento della fisioterapista e del medico, le hanno anche misurato la pressione. “La fisioterapista mi ha chiesto più volte se fossi sicura di andare avanti, ha detto che c'era qualcosa che non andava nei miei occhi – ha raccontato la Tsurenko – secondo lei non ero in grado di giocare”. Invece è andata avanti, anche se sul 7-6 1-0 per la ceca, ha seriamente pensato al ritiro. Al momento del cambio campo, barcollava. “Ho avuto le vertigini, poi però ho avvertito un piccolo soffio di vento, ho visto l'ombra e ho deciso di provarci, di darmi la speranza”. Via via che il match andava avanti, Lesia ha ripreso colore e ha “incartato” la ceca con un palleggio semplice, scolastico, ma molto costante. E la Vondrousova, che ha più tennis nel braccio, ha mostrato una viva inesperienza.

"AD ACAPULCO FACEVA PIÙ CALDO. E NON HO RECITATO"
Non avrebbe dovuto perdere il secondo set, poi è stata vittima di un problema muscolare alla coscia destra. Si è fatta fasciare e ha avuto un inizio terzo da incubo, con 12 punti persi di fila che hanno portato la Tsurenko sul 3-0. Ha provato a lottare fino alla fine, ma il divario era ormai troppo ampio. Per l'ucraina sarà la prima volta nei quarti di uno Slam, alla 29esima apparizione, e cercherà l'impresa contro Naomi Osaka. “Ci siamo affrontate diversi anni fa a un piccolo torneo in Messico, e vinse lei. Mi ha impressionato con servizio e dritto, credo che non sia cambiato nulla, oggi è solo più solida e ancora più potente. Credo che le piaccia giocare sul cemento e attaccare. Io, però, utilizzo uno stile di gioco un po' diverso. Vedremo”. A parte le polemiche, Tsurenko-Vondrousova sarà ricordato per le condizioni estreme: iniziato alle 15.20 locali, è stato l'unico singolare a giocarsi su un campo “esterno”, mentre gli altri erano tutti programmati su Ashe e Armstrong. Il giorno prima, Sevastova-Svitolina era stato programmato non prima delle 17, mentre stavolta hanno anticipato di un paio d'ore (terzo match dalle 11, dopo un paio di doppi). Vista la forte esposizione al sole del Grandstand, si poteva forse pensare a una programmazione-fotocopia rispetto al giorno prima. In realtà, secondo la Tsurenko, le condizioni non erano esattamente estreme. “Non so perché mi sia sentita così male – ha detto l'ucraina – faceva molto più caldo quando ho giocato il primo turno, e poi di solito riesco a gestire bene questo tipo di situazioni. Ho giocato varie volte ad Acapulco, dove fa più caldo e c'è anche un'umidità maggiore”. Non sapremo mai se ha veramente “recitato” come sostiene la Vondrousova, o se è stata davvero a un passo dal ritiro. In effetti, durante gli scambi non ha mai dato reali segni di difficoltà, mentre manifestava a più non posso tra un punto e l'altro. Ma va detto che, sul 7-6 1-0, quando i buoi sembravano scappati, è parsa davvero sofferente. E ovviamente ha negato di aver fatto la furba. “Oh, non so cosa dire. Purtroppo non stavo recitando”. Resteremo col dubbio. Di sicuro, mercoledì, contro Naomi Osaka scenderà in campo lei. E non è una missione del tutto impossibile.

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