Dando un'occhiata alla sua attività, sembrerebbe che Madison Keys sia una tennista part-time. La colpa è degli infortuni. Dopo la finale allo Us Open, giocata piuttosto male, ha chiuso il 2017 con un solo match (perso). Anche a Brisbane si è arresa al primo turno, ma all'Australian Open sta dando ossigeno al tennis americano, molto deludente in campo femminile. Un anno fa, mentre le sorelle Williams mettevano in scena una restaurazione, lei si trovava a casa sua, in Florida. Era ferma dopo l'operazione al polso, troppo triste per guardare il tennis in TV. In quel periodo lontano dai campi, tuttavia, si è resa conto di quanto amasse il nostro sport. E si è resa conto di essersi messa troppa pressione addosso. Al rientro, ha deciso di fare le cose in modo diverso. “Penso che la cosa più importante sia divertirmi sul campo da tennis” ha detto dopo il 6-3 6-2 rifilato a Caroline Garcia, foriero di un pass per i quarti. La sua prossima avversaria sarà Angelique Kerber, ancora imbattuta nel 2018 e avanti 6-1 nei precedenti. Tuttavia, non ha mai affrontato la nuova Keys. “Mi sono resa conto che, quando lascio accadere le cose, mi fido di me e mi limito a giocare a tennis, succedono cose buone. Allora provo a comportarmi così senza mettermi troppa pressione addosso”. Lo ha dimostrato a New York, si sta ripetendo a Melbourne, dove tre anni fa ha raggiunto la sua prima semifinale in uno Slam. Si è presentata in Australia a fari spenti, senza aspettative. Eppure sta offrendo il tennis che quattro mesi fa l'ha portata in finale allo Us Open. Tuttavia, non l'hanno ancora messa nella mappa delle favorite. Meglio così. Contro la Garcia ha tirato ben 32 vincenti: uno ogni due minuti. “Mi sento davvero bene, sto esprimendo un tennis molto solido. Oggi l'ho dimostrato con un bel servizio e un ottimo rendimento in risposta. Più che mostrare un tennis fantastico, ho giocato con intelligenza”.