La settima meraviglia di Luca Vanni

L'aretino stende Klec e conquista anche il Trofeo Invio di Mantova, mettendo in bacheca il settimo titolo di un 2014 sin qui incredibile. Soddisfazione anche per gli organizzatori, che puntano in alto...

La settima meraviglia di luca vanni

Sette titoli nella stagione e 55 partite vinte in soli sei mesi. Sono numeri da record quelli di Luca Vanni, trionfatore nella seconda edizione del Trofeo 'INVIO', il Futures della Canottieri Mincio terminato oggi davanti al pubblico delle grandi occasioni. Il 29enne di Arezzo ha chiuso in due set, 6-4 6-4, contro il 33enne slovacco Ivo Klec, confermando il suo straordinario momento di forma e centrando il sedicesimo titolo in carriera. Ha tanta fiducia, il toscano, che si è evidenziata nell'ultimo atto sui campi in terra battuta di Mantova, quando ha saputo recuperare uno svantaggio di 3-0 nel secondo parziale, potenzialmente pericoloso considerato che l'azzurro era reduce da una battaglia di oltre tre ore in semifinale. Vanni ha evitato le insidie del terzo set grazie anche agli errori gratuiti di un avversario non particolarmente brillante nell'occasione, ma soprattutto grazie a una ormai consolidata capacità di giocare al meglio i punti che contano. “Stavolta non sono contento del mio tennis – ha detto il vincitore – ma ciò che conta era conquistare il titolo. In questo periodo sta girando tutto per il verso giusto, credo molto nelle mie capacità e riesco a emergere da situazioni complicate. Qui alla Canottieri Mincio ho dovuto affrontare difficoltà in ogni incontro, fin dal primo turno, ma alla fine è andata bene ancora una volta”. La vittoria porterà all'aretino altri 35 punti, utili per raggiungere finalmente quello che era il suo obiettivo dichiarato alla vigilia: entrare nelle qualificazioni degli Us Open di New York. Un nuovo inizio per un ragazzo che ha colpi, testa e adesso anche continuità per essere protagonista nei tornei del circuito Atp.

 

Siamo molto soddisfatti di questa settimana – spiega il direttore dell'evento Marco Prandi – nella quale abbiamo visto diverse partite di alto livello. Del resto già dall'entry list avevamo capito di avere di fronte un appuntamento di qualità, e il campo ha confermato le attese”. L'età media dei semifinalisti, 30 anni, è un dato che conferma il trend dell'intero mondo del tennis, sempre più difficile da affrontare per i giovani. “In effetti sono stati i più esperti a mostrare le cose migliori, ma c'è comunque qualche ragazzo che ha ben impressionato, come il siciliano Caruso e il dominicano Hernandez, che si sono affrontati al primo turno dando vita a un incontro interessante”. Il passo in avanti rispetto allo scorso anno è evidente: “Perché ormai l'organizzazione è rodata e abbiamo saputo gestire al meglio ogni situazione. Inoltre, ho potuto capire che più si alza il livello dei giocatori, più aumentano disponibilità e cortesia. Come abbiamo potuto vedere nell'evento organizzato con i bambini delle scuole tennis”. Il futuro resta aperto a diverse soluzioni, dopo una serie di riflessioni da fare all'interno dello staff: “La mia idea – conclude Prandi – è che Mantova meriti un ritorno di un torneo Challenger. Una possibilità potrebbe essere giocare al Palabam, in un altro periodo dell'anno, sempre con l'organizzazione Canottieri Mincio. Lasciando all'interno della 'Cano' una manifestazione internazionale giovanile”.

 

RISULTATI - Singolare, finale: Luca Vanni (Ita) b. Ivo Klec (Svk) 6-4 6-4.

 

Ufficio Stampa Torneo Città di Mantova - Trofeo Invio

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