APPUNTAMENTO A VIENNA
Quando ha servito per il match, si è trovato nuovamente 0-40. Ma anche stavolta si è preso cinque punti di fila che gli hanno regalato il secondo titolo in carriera. “Sul 4-3 non ho pensato molto, ho solo provato a servire bene e ha funzionato. E poi ho tirato alcuni ottimi rovesci. Sono stato un po' fortunato, perché alcuni colpi sono finiti nei pressi della riga. Ma il tennis è così, in certi momenti ci vuole un po' di fortuna”. Di sicuro la fortuna non ha dato una mano a Berankis, ma comunque questa finale lo rilancia su ottimi livelli, soprattutto dopo l'operazione all'anca, che lo aveva fatto franare al numero 244 ATP. A cinque mesi dal rientro è di nuovo competitivo: quella di Mosca è stata la seconda finale ATP dopo quella persa nel 2012 contro Sam Querrey, al defunto torneo di Los Angeles. “Damir ha meritato di vincere – ha chiosato il lituano, che peraltro arrivava da qualche sconfitta di troppo nel circuito Challenger – sono comunque contento di questo risultato, soprattutto se comparato alle ultime settimane. Spero che il mio gioco sia tornato, vorrei continuare così da qui a fine anno”. Curiosamente, i due si troveranno tra poche ore, al primo turno dell'ATP 500 di Vienna: l'urna li ha messi uno contro l'altro ancora prima della finale moscovita. “Per adesso mi concentro sul prossimo torneo, poi sarà tempo di festeggiare!” ha detto Dzumhur.
ATP 250 MOSCA – Finale
Damir Dzumhur (BIH) b. Ricardas Berankis (LTU) 6-2 1-6 6-4