Un piccolo esercito di tennisti trasformerà Flushing Meadows in una specie di Little Italy: il torneo di qualificazione sarà popolato da 14 uomini e 5 donne, per un totale di 19 atleti a caccia degli agognati 54.000 dollari riservati a chi accede al main draw, senza dimenticare che anche le qualificazioni garantiscono un sostanzioso rimborso spese. Per questo gli Slam sono così ambiti, qualificazioni comprese. Si parte oggi alle 17 italiane (diretta Eurosport Player su cinque campi) e il tabellone offre un po' di tutto, non soltanto per l'Italia. Ma andiamo con ordine e diamo un'occhiata alle chance degli azzurri. Prima di analizzarle, è opportuno segnalare che soltanto gli Stati Uniti hanno più rappresentanti dell'Italia: 16 a 14. Tuttavia, la presenza americana è ingrossata da ben nove wild card. Limitandoci agli ammessi di diritto, dunque, quello italiano è il contingente più numeroso.
Matteo Donati vs. Stefano Travaglia - Subito un derby. Travaglia ha già fatto grandi cose allo Us Open, raggiungendo il secondo turno dodici mesi fa. Quest'anno, forse, non ha effettuato il salto di qualità che ci si aspettava. Due mesi fa si è qualificato a Wimbledon ed è accreditato della 26esima testa di serie. Da qualche tempo, si è aggregato al team di Marco Cecchinato, sotto la guida di coach Simone Vagnozzi. Gli farà bene. Parte favorito perché Donati è fermo da un mese. L'alessandrino ha giocato un'ottima stagione, culminata con la finale a Caltanissetta, ma scenderà in campo senza match sul cemento sulle gambe. Non è uno spot facile: il vincitore troverà King o Garin, mentre al turno di qualificazione ci sarebbe Jurgen Zopp, appena rientrato tra i top-100.
Federico Gaio vs. Lukas Rosol - Per il faentino è già ottimo esserci. La finale al Challenger di Padova ha ridato vigore alla sua stagione dopo un periodo difficile. Federico può giocare molto bene anche sul duro, come ha dimostrato lo scorso anno a Indian Wells. Il ceco ha un palmares molto superiore, ma quest'anno ha giocato tanto sulla terra per recuperare una classifica decente dopo un lungo stop. Gaio parte sfavorito, ma non è una missione impossibile.
Andrea Arnaboldi vs. Casper Ruud - Già in passato, “Arna” aveva sfiorato la qualificazione a New York. La recente finale a Portorose incoraggia, anche se l'avversario è uno dei ragazzi più in vista del tour, il norvegese Casper Ruud (che di recente ha annunciato che lavorerà all'Accademia di Rafael Nadal). Dovesse spuntarla, lo spot non sarebbe malvagio perché è presidiato da Hugo Dellien, non irresistibile sul cemento. Ruud diventerà forte, ma non lo è ancora a sufficienza per scendere in campo sicuro di vincere.
Gianluigi Quinzi vs. Pedro Martinez Portero - Lo scorso anno, di questi tempi, sia il marchigiano che lo spagnolo giocavano il Challenger di Manerbio. Sono entrambi cresciuti: Quinzi ha giocato una bella stagione, un po' come Donati: ottimi risultati nei Challenger (con i suoi primi due titoli), ma si presenta con poco cemento sulle gambe. Anche lo spagnolo arriva direttamente dalla terra battuta, quindi GQ parte favorito. Al secondo turno avrebbe un match molto affascinante contro Ernests Gulbis, uno dei più blasonati in tabellone insieme a Tomic, Robredo e Karlovic. Sarebbe un test molto interessante.