FELICIANO, SEMPRE PRESENTE A MADRID
Forse si sarebbe espresso diversamente se avesse sfruttato due palle break consecutive, sul 6-1 4-4, che gli avrebbero permesso di servire per il match. Invece Almagro (semifinalista a Madrid nel 2010), gli ha scippato cinque giochi consecutivi. Nole è stato bravo a restargli appiccicato, e abile a tirare due ottimi vincenti nell'undicesimo game, forieri del break decisivo. Gli occhi di molti appassionati erano fissati sul suo angolo, dove per la prima volta non c'era il solito clan guidato da Marian Vajda. Hanno trovato un fisioterapista, il fratello minore Marko e il “guru” Pepe Imaz. Come detto, giovedì (alle 14, diretta Sky Sport 2) se la vedrà con Feliciano Lopez, unico giocatore ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mutua Madrid Open, nato nel 2002 dalle generi dell'Eurocard Open di Stoccarda: il patron Ion Tiriac capì che in Germania erano finiti gli anni d'oro, così l'ha portato in Spagna. Le prime sette edizioni si sono giocate sul cemento indoor, poi lo storico spostamento alla Caja Magica, sulla terra battuta, per la rabbia (e la causa legale) dei tedeschi di Amburgo, privati del loro Masters 1000. Il bel Feliciano ha vissuto tutte queste fasi ed è pronto a una nuova sfida, peraltro dopo una vittoria all'ultimo respiro contro Gilles Simon: “Ovviamente dovrò servire molto bene: è la mia arma principale per pensare di battere Novak. Dovrò sfruttarla al massimo, evitare scambi troppo lunghi perché lì mi è superiore. Dovrò giocare con grande intelligenza”.
ATP MASTERS 1000 MADRID – IL TABELLONE