Roger Federer è abituato ad ascoltare i de profundis sul suo conto. Hanno iniziato nel 2013, riprendono dopo ogni sconfitta. Quando si è arreso a John Millman allo Us Open, corvi e avvoltoi hanno ripreso a farsi sentire. Gli ultimi tornei dell'anno, invece, hanno certificato che lo svizzero è ancora lì, all'altezza dei migliori. Titolo numero 99 a Basilea, fantastica partita a Parigi Bercy contro Novak Djokovic, persa per un'incollatura, e un'ottima corsa al Masters. Il modo in cui Alexander Zverev ha poi vinto il torneo rivaluta la sua performance in semifinale. Un paio di palle giocate meglio, infatti, avrebbero potuto quantomeno allungare il match al terzo set. Con questa consapevolezza, Federer è pronto ad affrontare nuove sfide per il 2019. Sarà l'anno in cui conquisterà il titolo numero 100 e andrà a caccia di altri record. In fondo, il 2018 gli ha dato grandi soddisfazioni: per esempio, è tornato al numero 1 ATP per qualche settimana, diventando il più anziano leader nella storia dell'ATP. Chiuso il Masters, è partito direttamente per le vacanze. Oltre al relax, il riposo è ormai parte della sua strategia per arrivare nelle migliori condizioni ai vari impegni agonistici. Tra l'altro, ha avvertito un piccolo dolore alla mano destra e spera che un po' di pausa gli permetta di tornare in pista nelle migliori condizioni possibili. King Roger si prenderà un paio di settimane di vacanza e poi, nei primi giorni di dicembre, si ritroverà a Dubai con il suo team per preparare la nuova stagione. Con lui ci saranno il fido Severin Luthi e il preparatore atletico Pierre Paganini. Qualche giorno dopo, si aggiungerà Ivan Ljubicic.