La lenta risalita di Novak Djokovic

Ci vuole ancora tempo, ma Novak Djokovic sembra aver finalmente intrapreso la strada giusta. I segnali mostrati a Roma proseguono a Parigi, con il successo nei confronti del rampante Munar. L'asticella delle difficoltà salirà al prossimo round: ad attenderlo c'è Roberto Bautista Agut.

Continua, sottotraccia, la risalita di Novak Djokovic verso la sua migliore versione. I segnali, importanti, erano già arrivati a Roma. Pur senza incantare, cosa che forse non gli è mai interessata, il serbo è approdato al terzo turno al Roland Garros. Mercoledì ha superato il giovane spagnolo Jaume Munar, “pupillo” di Rafa Nadal e prodotto della sua accademia. Il giovane Munar aveva superato le qualificazioni e, al primo turno, aveva superato un David Ferrer sempre più dubbioso sul suo futuro. L'incontro sembra ricalcare perfettamente quello dell’esordio contro Dutra Silva. Subito sotto di un break a inizio set, col passare dei colpi e dei minuti Nole trova il piglio giusto ed entra decisamente in partita. L’impressione è che Nole, quando perfettamente concentrato, possa indirizzare lo scambio e i colpi a proprio piacimento. La superiorità tra i due si palesa con il passare dei game. Djokovic si issa sul 5 a 2 senza nemmeno bisogno di sudare. Ma c'è ancora qualche piccola amnesia. Il fisico sembra esserci, i colpi pure. Manca ancora una totale concentrazione. Munar si ritrova, mettendoci davvero poco del suo, sul 5 pari e quindi al tie-break. Un tie-break giocato da un Nole dei vecchi tempi, quelli che sembrano essere dietro l’angolo. Munar non può che farsi impallinare dal dritto e dalla rabbia agonistica del serbo. E non può racimolare che la miseria di un punto.

PARTITA SODDISFACENTE, MA NON TROPPO
​Nole parte bene anche nel secondo, prendendosi il break al terzo gioco a suon di vincenti. Nonostante un’altra pausa di riflessioni e tre giochi a fila concessi all'avversario, conclude il set prendendosi un ulteriore break al nono gioco e chiudendo quindi il parziale alla seconda palla utile. L’incontro, pur senza essere mai in discussione, diverte il pubblico. Munar e Djokovic mettono spesso in scena scambi e colpi spettacolari. E Nole gioca con il giusto equilibrio tra cattiveria e leggerezza. Conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la voglia di giocare c'è ancora. Il break decisivo nel terzo set arriva al settimo gioco. Un dritto devastante e un errore a rete del desolato spagnolo sono la pietra tombale sull’incontro. Terzo turno in tasca, per Nole, quindi. Dove si ritroverà un altro spagnolo, Roberto Bautista Agut. “Ho attraversato i miei alti e bassi e non sono davvero soddisfatto della prestazione. Ho giocato abbastanza bene nei momenti giusti per vincere la partita. Quindi spero che il mio livello aumenterà e migliorerà nel prossimo incontro” ha detto a fine partita. La consapevolezza è un ulteriore dimostrazione di un Nole che si sta ritrovando.

ROLAND GARROS UOMINI – Secondo Turno
Novak Djokovic (SRB) b. Jaume Munar (SPA) 7-6 6-4 6-3

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