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Riccardo Bisti
17 September 2018

La Davis verso Madrid... con il sogno Federer

Nei prossimi giorni, l'ITF ufficializzerà la sede della nuova competizione. Tutto fa pensare che si giocherà a Madrid nel 2019 e nel 2020. Incertezza sulla data e sulle possibili wild card: si vocifera di un possibile invito alla Svizzera, a patto che ci sia Roger Federer. Lo scenario dovrebbe chiarirsi durante il Masters.

Salvo imprevisti, entro la fine di settembre, l'ITF comunicherà la sede della nuova Coppa Davis. L'annuncio potrebbe arrivare insieme ai sorteggi per il turno di qualificazione, previsto mercoledì 26 settembre (si giocherà i prossimi 1-2 febbraio). Il nuovo evento si terrà a Madrid, con l'evento dislocato in due-tre sedi: non solo la Caja Magica, ma anche Wizink Center per semifinali e finale e, forse, IFEMA (la Fiera di Madrid). “Se così non fosse, ci avrebbero ingannato” ha detto un fonte anonima della federtennis spagnola. L'altra opzione sarebbe Lille, già sede di diversi match, compresa la recente semifinale tra Francia e Spagna. Il vantaggio di Lille sarebbe la possibilità di giocare in sede unica, dividendo in quattro parti lo Stadio Pierre Mauroy. Tuttavia, sembra tutto già deciso. Anche l'Equipe, sempre informatissima, sostiene che la soluzione francese non abbia chance. Gli spagnoli hanno investito 10 milioni di euro per l'operazione, così suddivisi: 4,5 a testa tra Regione e Città, uno IFEMA. Il torneo avrà un montepremi di oltre 20 milioni, di cui 2,1 riservati alla squadra vincitrice. A margine della sconfitta in Francia, il capitano spagnolo Sergi Bruguera ha già manifestato il disappunto per il fatto che si giocherà sul cemento. “La squadra ospitante dovrebbe avere il diritto di scegliere la superficie” ha detto. In effetti, salvo il turno di qualificazione, sparirà la diversificazione delle superfici. E la Spagna non potrà mai giocarsi le sue chance sulla terra battuta. Feliciano Lopez non è convinto del possibile successo. “Nel 2019 non sarà un evento straordinario: devono esserci i migliori e non c'è garanzia sul fatto che giochino a fine anno. Un'altra data sarebbe meglio”. Per questo, i rappresentanti del Gruppo Kosmos si sono recati a New York per avviare le trattative in vista di uno spostamento a settembre, subito dopo lo Us Open.

FEDERER TRA LAVER CUP E... WILD CARD
In quel caso, tuttavia, ci sarebbe il contrasto con la Laver Cup organizzata da Federer. Una decisione potrebbe arrivare durante le NITTO ATP Finals di Londra. Nel frattempo, il sindaco di Madrid Manuela Carmena ha già fatto sapere che l'obiettivo della città e raddoppiare la propria offerta tennistica: non solo vuole la Davis, ma mantenere anche il Mutua Madrid Open, le cui problematiche sono ben note: bisogna raggiungere un accordo per mantenerlo a Madrid fino al 2031, magari costruendo un nuovo stadio. Tornando alla Davis, la nuova formula presenta un'anomalia: la possibilità di offrire due wild card. Oltre alle dodici vincenti del turno di qualificazione e alle quattro semifinaliste in carica (Francia, Croazia, Spagna e Stati Uniti), gli organizzatori possono invitare un paio di squadre, in violazione dei più elementari principi meritocratici che hanno sempre contraddistinto la Davis. Sembra che Kosmos vedrebbe di buon occhio un invito per la Svizzera, a patto che il capitano Severin Luthi riesca a garantire la presenza dello stesso Federer. Sarà difficile convincerlo, vuoi perché lo stesso Luthi si era detto pessimista nei giorni scorsi, vuoi perché Federer non è particolarmente contento della riforma e, ovviamente, punta a tutelare al massimo il suo prodotto: la Laver Cup. Altre indiscrezioni sostengono che la seconda wild card potrebbe andare all'Argentina, che dunque potrebbe evitare di giocare il turno preliminare. Dovesse andare veramente così, chissà cosa penseranno i belgi, che hanno votato “sì” a Orlando proprio con la speranza di ottenere una wild card per l'evento...

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