QUALE CAMPO DI PARTECIPAZIONE?
Da parte sua, l'Estadio Manolo Santana di Madrid ha una capienza importante ma non straordinaria: 12.500 posti a sedere. Ed è ironico che si giochi nell'impianto intitolato a una leggenda del tennis che aveva manifestato forti perplessità sulla riforma. Abbiamo già detto come il nuovo format demolisca lo spirito e l'essenza della Coppa Davis (due singolari e un doppio per ogni match, incontri al meglio dei tre set, come un banale match di D3 femminile), ma la scelta di Madrid è un insulto alla promozione del tennis. La Davis, universalmente, era apprezzata perché in grado di portare il grande tennis laddove non sarebbe mai arrivato. Non si contano le location esotiche, suggestive e affascinanti che abbiamo ammirato negli anni (da uno stadio di baseball all'hangar di un aeroporto, passando per un lungomare mozzafiato). Invece si andrà in una città e in una sede che già ospita un grande torneo, sia maschile che femminile. Le Davis Cup Finals, inoltre, rischiano di avere un campo di partecipazione peggiore rispetto a quello del Mutua Madrid Open, esponendo ITF e Kosmos a una figuraccia. Per intenderci, il recente Masters 1000 di Madrid ha ospitato 17 dei primi 20 del mondo. A 14 mesi dall'evento, la Davis rischia già di non avere cinque degli attuali top-20. Per scelta personale, non ci saranno Alexander Zverev e Lucas Pouille, mentre è già certo che mancheranno Grigor Dimitrov (Bulgaria) e Stefanos Tsitsipas (Grecia), poiché le loro nazionali non ci saranno. Ed è a forte rischio anche la presenza di Kevin Anderson, visto che il Sud Africa non parte certo favorito nel match di ottobre contro il Portogallo, in cui lui non ci sarà.