Riccardo Bisti
08 November 2017

La battaglia per il figlio vale più della Fed Cup

Con un sentito post su Twitter, Victoria Azarenka svela il Segreto di Pulcinella: non giocherà la finale di Fed Cup perché sta portando avanti una battaglia legale per la custodia del piccolo Leo. Le diatribe burocratiche la bloccano in California, dove si sta comunque allenando. Quest'anno ha giocato soltanto 6 partite.

Le convocazioni di Eduard Dubrou, capitano della Fed Cup bielorussa, erano state chiare. Rinunciare a Victoria Azarenka per la finale di Fed Cup era un atto dovuto, non certo voluto. E tutti sapevano che i motivi non erano tennistici, fisici o “politici”. Semplicemente, c'è di mezzo il futuro del piccolo Leo, nato meno di un anno e fa già oggetto di scelte importanti per la Azarenka. Qualche tempo fa, Vika aveva annunciato di essersi separata dal padre del bambino e di stare conducendo una battaglia legale per l'affido. Non lo ha detto a chiare lettere, ma l'oggetto del contendere è il suo mestiere. Lei vorrebbe fare la mamma, pur senza rinunciare alla carriera di tennista e ai relativi oneri. Una visione che, evidentemente, si scontra con quella di Billy McKeague, e ha portato alla separazione. Poiché Vika è piuttosto attiva sui social network, abbiamo potuto seguire l'evolversi della sua vicenda: bloccata in California, si sta comunque allenando a buon ritmo con il nuovo coach Michael Joyce, ex tecnico della Sharapova. In queste ore, Vika ha scelto Twitter per ufficializzare le ragioni della sua assenza a Minsk, dove le compagne proveranno a vincere una clamorosa Fed Cup. “Mi si spezza il cuore nel non avere la possibilità di giocare e aiutare la Bielorussia nella finale di Fed Cup, ma purtroppo la mia attuale situazione di custodia mi sta bloccando in California. Anche se non sarò a Minsk, il mio cuore è sempre con il mio Paese e con la mia squadra. Farò il tifo da lontano. È stato un anno difficile per me, ma non vedo l'ora di giocare il prima possibile nel 2018”.

TRA ALLENAMENTI E TRIBUNALE
C'è da crederle: nonostante abbia stabilito la residenza negli Stati Uniti, peraltro da parecchi anni, Victoria ha mantenuto un legame importante con la Bielorussia. È lì che ha imparato a giocare, è lì che ha scelto di svolgere la preparazione nella prima parte di stagione, nello stesso palestrone di Minsk dove una ventina d'anni fa era una delle tante. La bielorussa ha ripreso a giocare in giugno, a Maiorca, poi ha giocato un buon torneo di Wimbledon, cedendo negli ottavi a Simona Halep. Sembrava l'alba di una nuova carriera, poi però si è cancellata da un torneo dopo l'altro. Ha svelato la ragione dei tanti forfait soltanto quando ha rinunciato anche dallo Us Open. Quest'anno ha giocato soltanto sei partite ed è scesa al numero 208 WTA. Se è vero che la faccenda dell'affidamento del bambino le sta togliendo molte energie, i social network trasmettono una certa positività. Scorrendo il suo account, si trovano tante immagini sorridenti. Sabato scorso ha addirittura pubblicato un breve video in cui la si vede palleggiare da metà campo, tenendo Leo in braccio. Per il resto, continua ad aggiornarci sugli allenamenti, sia dentro che fuori dal campo. Ricordiamo che Victoria ha 28 anni ed è inattiva praticamente da un anno e mezzo: salvo l'estemporaneo rientro di quest'estate, è ferma dal Roland Garros 2016, dopodiché ha scoperto di essere incinta e la sua vita è cambiata, in tutto e per tutto. Lo scorso aprile era a Minsk e ha seguito dalla panchina il bel successo contro la Svizzera. Durante i festeggiamenti si era presa una scarpata accidentale dalla Sabalenka, mentre quest'ultima veniva portata in trionfo. A parte l'episodio curioso, aveva promesso di esserci contro le americane. Il destino le ha giocato un brutto scherzo: chissà se avrà mai un'altra chance.

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