La Bartoli si arrende: niente comeback

La francese non riesce a sostenere i carichi di allenamento necessari per tornare a giocare: con un messaggio via Twitter annuncia l'addio a un progetto nato otto mesi fa, e che ha fruttato soltanto un'esibizione con Serena Williams. Adesso potrebbe intraprendere la carriera di allenatrice.

La realtà era sotto gli occhi di tutti, ma Marion Bartoli ha avuto bisogno di un po' di tempo per accettarla. L'abbiamo vista nei giorni scorsi, nelle vesti intervistatrice durante il Roland Garros. La vincitrice di Wimbledon 2013 è parsa decisamente appesantita, ancora di più rispetto all'apparizione di qualche mese fa a New York per il Tie Break Tens, quando sperava ancora di tornare a giocare. Invece no, stavolta l'addio al tennis dovrebbe essere definitivo. Per annunciarlo ha scelto Twitter, un post in cui ha c'è una rosa su sfondo nero. Immagine un po' malinconica che ha accompagnato le poche righe dell'annuncio. “Con mio grande sgomento, devo sfortunatamente interrompere il mio tentativo di tornare. L'aumento dei carichi di allenamento per cercare di trovare il mio livello ha causato nuovamente dolore alla spalla destra”. Termina qui un tentativo che, forse, non ha mai avuto basi concrete. Ritrovata la salute dopo l'incredibile dimagrimento dovuto a un virus contratto qualche anno fa (e che aveva fatto temere il peggio), si è fatta prendere dall'entusiasmo e lo scorso inverno si era fatta riprendere mentre entrava presso il Centro Tecnico della FFT. La notizia rimbalzò in tutto il mondo, ma fu prontamente smentita. Guarda caso, una ventina di giorni dopo fu lei a dare l'annuncio. Voleva tornare in marzo, ma l'esibizione di New York con Serena Williams aveva evidenziato qualcosa di più che un semplice ritardo di condizione.

FUTURO DA COACH?
Si era presa altri tre mesi: qualcuno aveva ipotizzato il torneo di Birmingham, al via la prossima settimana, come sede del possibile comeback. A pochi giorni dal torneo, ecco l'annuncio. Stavolta non dovrebbero esserci sorprese, anche se Marion punta a restare nel mondo del tennis. Dopo il ritiro si era riciclata nelle vesti di commentatrice ed era piaciuta molto, ed è stata apprezzata anche come bordocampista al Roland Garros (a parte, talvolta, un abbigliamento discutibile). Adesso potrebbe intraprendere la via dell'insegnamento. “Mi prenderò il tempo necessario per riflettere sui vari progetti professionali che sono a mia disposizione. Ho il profondo desiderio di trasmettere quello che mi ha insegnato la mia carriera ad alti livelli, quindi vorrei investire sull'allenamento di qualche giocatore, per contribuire a portarlo al massimo del suo potenziale”. Marion aveva ripreso ad allenarsi lo scorso ottobre, ma ci sono stati troppi intoppi ed altrettanti rinvii. Il progetto iniziale la voleva partecipare a Miami, poi aveva ottenuto una wild card a Monterrey. Saltati questi impegni, si era presa altro tempo. Le immagini che avevamo visto durante il Roland Garros erano già una risposta. Marion aveva il sogno – romantico – di rimettersi in sesto per le Olimpiadi di Tokyo 2020, ma il suo corpo non era d'accordo. Forse è meglio così: raramente, i “comeback” di questo tipo sono stati positivi. Anzi, spesso sono stati patetici. Appendendo definitivamente la racchetta al chiodo, potrà sempre raccontare di essersi ritirata da vincitrice. Senza appendici agonistiche, il resto si dimenticherà più facilmente.

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