“DOVEVA PENSARCI PRIMA”
L'applicazione fallimentare è stata portata avanti dai banchieri perché la faccenda si trascinava da quasi due anni. Gli avvocati hanno sostenuto che Becker potesse ripianare il debito tramite un accordo di rifinanziamento, ottenibile tramite la vendita di una proprietà a Palma de Maiorca. L'ex campione tedesco riteneva che l'accordo potesse essere approvato da una banca spagnola entro circa un mese, e dunque ottenere la liquidità necessaria. L'avvocato John Briggs, che rappresenta Becker, ha detto: “Non voglio giocare in tribunale. E' chiaramente nell'interesse della banca che ci sia il rifinanziamento”. Quando hanno fatto presente alla Derrett che oggi Becker – tra le varie cose – fa il commentatore televisivo, lei ha detto di ricordare di averlo visto giocare sul Centre Court di Wimbledon. “E questo, probabilmente, la dice lunga sulla mia età”. L'avvocato ha poi replicato dicendo che un personaggio come Becker non trae certo beneficio dal fallimento, che anzi potrebbe avere un effetto negativo sulla sua immagine. “Avrebbe dovuto pensarci prima - è stato risposto - non capita spesso che una persona abbia un debito da ottobre 2015, c'è proprio l'impressione che abbia la testa nella sabbia”. Negli ultimi tre anni, Boris Becker ha allenato Novak Djokovic, ma la partnership è terminata a fine 2016. Tra le sue attività c'è anche quella di commentatore televisivo: durante il Roland Garros, ha fatto l'opinionista per Eurosport, mentre per Wimbledon collaborerà con la BBC. Becker non era presente all'udienza.