27 September 2016

L'invincibile Djokovic confessa qualche "ferita"

In un'intervista al sito serbo Zurnal.rs, Novak Djokovic parla delle difficoltà personali e del contraccolpo subito dopo la sconfitta a Wimbledon. Intanto i fratelli Marco e Djordje lasciano il tennis... DI ROBERTA LAMAGNI

L'invincibile djokovic confessa qualche "ferita"

di Roberta Lamagni - foto Getty Images

 

"Non ho più 20 anni, essere sempre ad alto livello ha un costo". Suona quantomeno curioso che a pronunciare queste parole sia il numero uno del mondo Novak Djokovic, in vetta con quasi 5000 punti di distacco dal diretto inseguitore, Andy Murray.

 

Eppure, dopo il trionfo tanto agognato al Roland Garros e il contraccolpo pesantissimo subito a Wimbledon, con la sconfitta a dir poco prematura con Sam Querrey, voci sulla sua condizione e, soprattutto, sul rapporto tribolato con la moglie Jelena Ristic hanno minato la sua immagine di campione invincibile.

 

Pettegolezzi prima respinti con decisione, poi velatamente confermati dal serbo che a New York, sotto le domande insisitenti di alcuni giornalisti aveva ammesso "I problemi non riguardano solo il campo ma anche la mia vita personale".

Tanto che i media americani hanno monitorato la presenza-assenza di Jelena Ristic nel box Djokovic partita dopo partita, con servizi fotografici sulle sue smorfie e gesti, per carpire l'umore della coppia.

 

Djokovic, in una recente intervista al sito serbo "Zurnal.sr", non è tornato sull'argomento ma ha confessato di sentirsi stanco e di attraversare un momento di difficoltà. "Non si tratta solo di pressione ma anche di stanchezza. Non ero fresco come avrei dovuto a Wimbledon, allo Us Open e anche ai Giochi di Rio (sconfitto al primo turno da del Potro, ndr). Raggiungere la finale a New York per me è stato un gran risultato se si considera che la mia forma fisica aveva persino messo in discussione la mia presenza. Sto attraversando un periodo di sviluppo, come uomo e come atleta".

 

Approfondendo poi la questione fisica, ha aggiunto "Il mio corpo non è lo stesso di quando avevo 20 anni, mantenersi a questo livello ha un costo. Ora però so come affrontare la vita, gli allenamenti, come recuperare e prendermi cura di me stesso".

 

Una vita logorante, che al netto di guadagni e soddisfazioni - assolutamente non trascurabili! - i suoi fratelli Marko e Djordje, incamminati sulla stessa via, hanno imparato a odiare, abbandonandola definitivamente. "Non è stato facile per loro. Le sorelle Williams sono un'eccezione. Hanno vissuto all'ombra del mio successo e ora stanno cercando di capire cosa faranno della loro vita. Per loro il ritiro dal tennis è stato un sollievo, perché soffrivano troppo la pressione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA