La Francia aspetta da 34 anni un Messia che rinfreschi il successo di Yannick Noah al Roland Garros. Nella storia recente, tuttavia, si sono tolti più di una soddisfazione tra le donne, con ben tre vincitrici Slam: Mary Pierce, Amelie Mauresmo e Marion Bartoli. Per l'imminente Roland Garros 2017 hanno trovato, un po' a sorpresa, un nome su cui puntare: Kristina Mladenovic. I numeri sono dalla sua parte: a fine gennaio, la francese di origine balcanica era numero 51 WTA. Si presenta a Parigi da n.14 dopo i super tornei giocati a Stoccarda e Madrid, dove si è fermata solo in finale. E poi ha memorie positive: l'anno scorso giocò una bella partita contro Serena Williams, un match un po' surreale, giocato quando i sistemi informatici del Roland Garros erano stati vittima di un blackout. Quando un tennista deve sopportare le aspettative di una nazione intera, può reagire in due modi: lasciarsi travolgere oppure esaltarsi. A parole, “Kiki” sembra pronta a trascinare i francesi. Non vede l'ora di scendere in campo e giocarsi la sua grande occasione, in un torneo che – secondo Simona Halep – ha una quindicina di favorite. I risultati del 2017 l'hanno esaltata: vittoria in Hopman Cup, primo titolo WTA a San Pietroburgo, finale ad Acapulco e poi i recenti risultati sulla terra battuta. E la battuta d'arresto al Foro Italico, per mano di Julia Goerges, le ha permesso di arrivare a Parigi con qualche giorno d'anticipo e rigenerare testa e fisico. Come se non bastasse, Kiki sa cosa significa vincere a Parigi. Nel 2009 ha vinto la prova junior, mentre l'anno scorso si è presa il titolo di doppio femminile con Caroline Garcia. Quest'anno non avrà impegni extra, poiché la coppia si è sgonfiata dopo le incomprensioni dovute alla rinuncia della Garcia a giocare in Fed Cup.