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Riccardo Bisti
21 October 2018

Khachanov firma la doppietta russa alla Kremlin Cup

La Baby Russia festeggia: 24 ore dopo Daria Kasatkina, la prova maschile del torneo di Mosca va al possente Karen Khachanov. Il russo domina Mannarino, lasciandogli appena quattro game. “Sono migliorato di partita in partita, come fanno i campioni”. Entrerà tra i top-20 e diventerà numero 1 del suo paese.

Un tempo, la Kremlin Cup era terra di conquista per Yevgeny Kafelnikov. Poi il tennis russo è entrato in crisi, almeno al maschile, e per nove anni il torneo di Mosca non ha dato gioie ai tennisti di casa (dopo 14 vittorie nelle prime 20 edizioni). Il digiuno è stato interrotto da Karen Khachanov, perfetto nella finale contro Adrian Mannarino. Il passaggio più delicato verso la conquista del titolo è arrivato in semifinale, quando ha vinto un complicato derby contro Daniil Medvedev. Nel match clou, un doppio 6-2 (maturato in appena 54 minuti) gli ha regalato il secondo titolo stagionale dopo quello conquistato a Marsiglia, lo scorso febbraio. Con la sua strabordante potenza, Khachanov ha impedito al francese di tessere qualsiasi tipo di ragnatela. Il russo ha raccolto il 76% dei punti al servizio, strozzando il francese in risposta (gli ha concesso soltanto una palla break) e scippandogli il servizio in quattro occasioni. Il 2018 è stato l'anno della consacrazione per Khachanov: con questo successo, ha portato il suo bilancio a 39 vittorie e 21 sconfitte. Non sono ancora numeri da top-player, ma la tendenza è chiara. Al contrario, Mannarino (che nel suo percorso aveva superato Marco Cecchinato e Andreas Seppi) rimanda ancora una volta il suo primo titolo ATP. Ha giocato sei finali, le ha perse tutte. Alto 198 centimetri, dal tennis basico ma molto potente, Khachanov ha fatto sfracelli col servizio per tutta la settimana: in quattro match, ha incassato soltanto un break, all'esordio contro Lukas Rosol.

DOPPIETTA RUSSA UNDICI ANNI DOPO
“Sono felice del livello espresso in questo torneo, sono andato sempre meglio, partita dopo partita – ha detto Khachanov – è quello che fanno i grandi giocatori”. Con Andrey Rublev un po' attardato, si è accesa una bella lotta tra Khachanov e Medvedev per la leadership nazionale: il prossimo ranking ATP premierà proprio Khachanov, che entrerà per la prima volta tra i top-20. Grande gioia per la federtennis russa, che ritrova una doppietta nel torneo di casa: 24 ore prima, infatti, la prova femminile era andata a Daria Kasatkina. Proprio come la connazionale, Khachanov ha sottolineato l'importanza emotiva di vincere questo torneo. “Trionfare a Mosca era un sogno d'infanzia” ha detto. Non accadeva dal 2007 che la Russia non centrasse la doppietta alla Kremlin Cup: ma se allora furono Dementieva e Davydenko, giocatori già affermati, stavolta possono essere ancora più ottimisti in prospettiva: Khachanov e Kasatkina hanno 41 anni in due. Il percorso di Karen ripartirà da Vienna: sfiderà la wild card Dennis Novak in vista di un potenziale ottavo contro Kei Nishikori.

ATP MOSCA – Finale
Karen Khachanov (RUS) b. Adrian Mannarino (FRA) 6-2 6-2

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