Una vittoria di volontà, non certo di gioco. Eppure, nonostante le tante difficoltà, Karolina Pliskova resta a galla e centra la seconda settimana allo Us Open. Se contro Nicole Gibbs aveva rimontato un set di svantaggio, è arrivata a pochi centimetri dalla sconfitta contro Shuai Zhang prima di imporsi 3-6 7-5 6-4, peraltro dopo aver annullato un matchpoint. Contro una giocatrice in palla, senza nulla da perdere, la ceca non ha trovato il suo miglior tennis per lunghi tratti, né con il servizio e nemmeno con il gioco da fondocampo. “Lei è stata molto brava sul piano tattico, usava con attenzione il dritto incrociato e io non ero competitiva con il dritto lungolinea. Ne avrò tirati giusto un paio, ma per fortuna uno è arrivato sul matchpoint per la mia avversaria”. Sotto 6-3 5-4, peraltro con un braccio in disordine, la ceca si è tolta dai guai con uno splendido dritto in corsa. Ma ha dovuto tribolare ancora, per venire a capo della cinese che qualche tempo fa era sul punto di smettere, poi ha salvato in extremis la sua carriera raggiungendo i quarti all'Australian Open 2016. Ha avuto tre palle break sul 5-5 (un paio cancellate da altrettanti ace della Pliskova), poi si è portata avanti 2-0 nel terzo. Rifiutando l'idea della sconfitta, la ceca ha recuperato il break di svantaggio nel quarto game. Dal 2-2, il match ha seguito i servizi fino a quando, nell'ultimo game, è arrivato l'allungo decisivo. C'è qualche preoccupazione per le condizioni atletiche di Karolina, che a fine secondo set si è fatta trattare il braccio destro: “Va già molto meglio, sarò pronta per il prossimo match, il problema ha riguardato unicamente questa partita”.