Redazione
01 February 2017

Del Potro se la prende comoda. E dice sì all’Estoril

Dopo i vari forfait di inizio anno, Juan Martin Del Potro sta lavorando duramente a Tandil in vista dell’inizio del suo 2017. Tornerà in campo a fine mese a Delray Beach, per poi giocare Acapulco, Indian Wells e Miami. Nel frattempo, ha comunicato che sarà anche all’Estoril dopo – ha aggiunto il direttore del torneo – sei mesi di trattative.
Dopo aver rischiato seriamente di non giocare mai più a tennis, Juan Martin Del Potro non vuole correre nemmeno il minimo rischio di doversi fermare di nuovo. Il suo 2016 è finito molto tardi, dopo il successo in Davis, i festeggiamenti e le vacanze, così ha saggiamente deciso di saltare a piedi pari la prima fetta di stagione. Ha iniziato ad allenarsi fisicamente solo nella seconda settimana di gennaio, nella sua Tandil, e non lo vedremo in campo prima del 20 febbraio, quando sarà al via dell’ATP 250 di Delray Beach. È uno dei suoi tornei preferiti, vinto nel 2011 e scelto per il rientro ufficiale nel Tour della passata stagione. Successivamente sarà in gara anche ad Acapulco, prima di tornare negli Stati Uniti per l’evento organizzato al Madison Square Garden di New York in occasione del World Tennis Day, e poi spostarsi prima a Indian Wells e poi a Miami. Per il momento la sua programmazione 2017 è ferma lì, ma ha appena annunciato di aver ceduto alla corte dell’ATP 250 di Estoril, al via lunedì primo maggio.
Secondo il direttore del torneo John Zilhao, il “sì” di Palito si è fatto desiderare per quasi sei mesi di trattative, prima della conferma arrivata soltanto nei giorni scorsi. Il discorso non sorprende: l’argentino sta cercando di giocare col contagocce, e ha ripetuto più volte di voler evitare il più possibile la terra battuta, superficie che gli richiede uno sforzo importante. Tuttavia, la scelta di andare in Portogallo sembra suggerire che nel 2017 il sudamericano abbia l’intenzione di tornare a disputare anche i tornei importanti sul rosso, dopo che lo scorso anno giocò solamente a Monaco e Madrid, prima di annunciare il forfait per Roma e Roland Garros. Chi piange sono gli organizzatori del Masters 1000 di Monte-Carlo, che Del Potro sembra non aver preso in considerazione, probabilmente perché l’evento monegasco inizia solamente due settimane dopo la fine di Miami, senza il tempo sufficiente per preparare il suo fisico di cristallo nella maniera adeguata. E poi è l’unico, fra i nove Masters 1000, a non rientrare fra i tornei “obbligatori”: dovendo scegliere è normale che la decisione ricada sul Principato.
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