Le è bastato appena un torneo di rodaggio (Indian Wells) per ritrovare la forma migliore dopo un mese di stop forzato. Significa che il salto di qualità dell'anno scorso non era un bluff. Anzi, Johanna Konta può crescere ancora. Intanto si giocherà la finale al Miami Open, dove non parte certo battuta contro Caroline Wozniacki, peraltro sconfitta nell'unico precedente (un paio di mesi fa all'Australian Open). Battendo Venus Williams con il punteggio di 6-4 7-5, la britannica si è assicurata la seconda semifinale Premier Mandatory in carriera (la prima era arrivata a Pechino, lo scorso ottobre). E' stato un bel match, giocato a viso aperto, senza troppi tatticismi. “Sono felice di aver capitalizzato qualche occasione in più rispetto a lei – ha detto la Konta – ogni volta che affronto Venus, so che sarà una battaglia. Quest'anno sta esprimendo un grande livello, inoltre è in forma e non avevo dubbi che la sarebbe rimasta fino alla fine”. Tra l'altro, Venus si era presentata in semifinale senza aver perso un set. Anche per questo, forse, la Konta è partita forte. Voleva togliere certezze, disseminare dubbi nel puzzle di Venus. Ci riusciva, poiché l'americana commetteva qualche doppio fallo di troppo e Johanna volava sul 3-0, con due break di vantaggio. Venus ha poi ritrovato prima il servizio e poi il dritto, attaccando a più non posso, come se fosse una gara a chi tira più forte. Per poco non ricuciva lo svantaggio, riprendendosi uno dei due break e sfiorando l'aggancio. Ma Johanna se la cavava e portava a casa il set al decimo game.