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Johanna Konta rovina la festa di Venus

Il grande tennis espresso nei turni precedenti faceva pensare a una Venus Williams di nuovo vincente a Miami, a 16 anni dall'ultima volta. Invece la Venere Nera si fa sorprendere da Johanna Konta, ulteriormente migliorata dalla cura Fissette.

Le è bastato appena un torneo di rodaggio (Indian Wells) per ritrovare la forma migliore dopo un mese di stop forzato. Significa che il salto di qualità dell'anno scorso non era un bluff. Anzi, Johanna Konta può crescere ancora. Intanto si giocherà la finale al Miami Open, dove non parte certo battuta contro Caroline Wozniacki, peraltro sconfitta nell'unico precedente (un paio di mesi fa all'Australian Open). Battendo Venus Williams con il punteggio di 6-4 7-5, la britannica si è assicurata la seconda semifinale Premier Mandatory in carriera (la prima era arrivata a Pechino, lo scorso ottobre). E' stato un bel match, giocato a viso aperto, senza troppi tatticismi. “Sono felice di aver capitalizzato qualche occasione in più rispetto a lei – ha detto la Konta – ogni volta che affronto Venus, so che sarà una battaglia. Quest'anno sta esprimendo un grande livello, inoltre è in forma e non avevo dubbi che la sarebbe rimasta fino alla fine”. Tra l'altro, Venus si era presentata in semifinale senza aver perso un set. Anche per questo, forse, la Konta è partita forte. Voleva togliere certezze, disseminare dubbi nel puzzle di Venus. Ci riusciva, poiché l'americana commetteva qualche doppio fallo di troppo e Johanna volava sul 3-0, con due break di vantaggio. Venus ha poi ritrovato prima il servizio e poi il dritto, attaccando a più non posso, come se fosse una gara a chi tira più forte. Per poco non ricuciva lo svantaggio, riprendendosi uno dei due break e sfiorando l'aggancio. Ma Johanna se la cavava e portava a casa il set al decimo game.

IL NUOVO DRITTO DI JOHANNA
In avvio di secondo poteva “ammazzare” la partita, ma Venus cancellava cinque palle break in avvio ed era lei a scappare per prima (3-1). Ma il lavoro con Wim Fissette ha restituito una Konta sempre più forte: non solo servizio e rovescio, ma è migliorata molto con il dritto. Aiutata da un paio di grandi risposte e qualche doppio fallo di Venus, piombava sul 5-4 e servizio. Si disuniva al momento di servire per il match, ma trovava la forza di risolvere l'enigma negli ultimi due game. Quando era ormai mezzanotte, agitava il pugnetto e si godeva il (meritato) rientro tra le top-10, che sarà sigillato dal prossimo ranking WTA. “Contro Caroline sarà una partita piena di punti impegnativi, in cui dovrò colpire parecchie palle – ha detto Johanna – è una delle migliori atlete del tour...accidenti, ha corso una maratona! Spero che daremo vita a una grande finale”. Una finale in cui non ci sarà Richard Williams, tornato a seguire un match di una delle figlie dopo una lunga assenza. Per loro, Miami è davvero un torneo di casa e speravano di portare a casa un altro titolo con Venus, vista l'assenza di Serena. Ma non avevano fatto i conti con la ragazza che, nel 1998, aveva appena sei anni quando Venus sollevava per il prima volta il trofeo.

WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Semifinale
Johanna Konta (GBR) b. Venus Williams (USA) 6-4 7-5

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