IL REGOLAMENTO DEL CIRCOLO TENNIS BOLOGNA
Quando escono notizie del genere, si rischia di cadere in bassa demagogia. Semmai è opportuno riflettere sulla natura un po' troppo restrittiva di parecchi circoli italiani, in cui l'accesso è regolamentato da norme e statuti piuttosto severi. Prendiamo il regolamento del Circolo Tennis Bologna: un manuale di oltre 40 pagine in cui sono chiaramente evidenziate le categorie che possono accedere alla sede sociale:
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Soci in regola con il pagamento delle quote.
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Invitati dei soci, purché accompagnati dal socio invitante.
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Soci di altri circoli, con i quali vigono accordi di reciprocità.
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Figli dei soci fino a 10 anni di età, purché accompagnati dal genitore socio.
Jimmy Connors non rientra in nessuna delle categorie, ed è evidente che la richiesta sia arrivata del tutto inaspettata: ovviamente, qualsiasi socio del club sarebbe stato ben lieto di invitare il vincitore di otto Slam. Tuttavia, lo stesso regolamento del club consente una scappatoia che gli avrebbe consentito di entrare: “Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di permettere gratuitamente la frequentazione del Circolo ad autorità e personalità che vengano ritenute di particolare prestigio per il Circolo stesso, alle quali viene riservata una tessera temporanea di ospitalità”. Al CTB sarebbero stati ben contenti di ospitare Connors, ma nessuno sapeva che si trattasse di lui. Mettetevi nei panni del centralino: ricevi una chiamata da un hotel, in cui ti dicono che un presunto “personaggio famoso” vuole entrare nel club, ma non ti dicono chi è. Normale pensare a uno scherzo, o comunque attenersi ai regolamenti del circolo. Connors ha raccontato la vicenda quando ha messo piede al Nettuno, e in poco tempo l'informazione è diventata virale nell'ambiente bolognese. Da lì, il passaggio alla redazione di un giornale era inevitabile. L'articolo, a firma di Fernando Pellerano, si chiude spiegando che lo stesso Andrea Canussi, presidente del CT Bologna, avrebbe chiamato l'hotel domandandosi come fosse stato possibile.