UN BACIO VERSO IL CIELO
Ma se Parigi è stato speciale, Wimbledon ha un valore ancora maggiore. Guarda caso, proprio nel ventennale del suo storico trionfo. “Era una donna speciale, ed è speciale essere stata tra quelli che ha aiutato, perché avrebbe potuto dedicarsi a centinaia di giocatrici”. Nonostante continui a giocare in sua memoria, la Krejcikova fa un po' fatica a parlare della sua ex allenatrice, però tiene sempre in mente un messaggio che le aveva trasmesso: perseverare, non arrendersi mai. “Mi ha raccontato che una volta dovette giocare una finale dopo essersi infortunata in semifinale. Tra sé e sé, disse che non avrebbe mollato e avrebbe giocato anche prendendo degli antidolorifici”. Barbora non ha avuto problemi fisici, ma ha trasferito questo messaggio nella finale del doppio. Perso il secondo set contro Melichar e Peschke, lei e Katerina Siniakova hanno vinto 6-0 il terzo. Tra le due c'è una bella intesa caratteriale e tecnica: la Siniakova è più potente, mentre la Krejicikova ama utilizzare le rotazioni e variare il gioco. “Per questo, credo che per le avversarie sia difficile affrontarci”. Il match avrebbe dovuto giocarsi sul Campo Centrale, ma la prosecuzione di Nadal-Djokovic e l'eterna finale del doppio maschile hanno convinto gli organizzatori a spostare il match sul Campo 1. La suggestione sarebbe stata maggiore se avessero giocato sul Centre Court, forse il luogo più importante nella carriera della Novotna, ma questo non ha impedito a Barbora di mandare un bacio verso il cielo. Il gesto non è passato inosservato e le hanno chiesto se era per il motivo che tutti pensano: “Sì, penso di sì. Era per Jana Novotna – ha detto – vorrei dedicarle ancora questo successo. Lei lo meritava e penso che sia molto giusto ricordarla qui, adesso, a 20 anni dal suo successo. Fu il suo titolo più importante. Voleva vincerlo a tutti i costi, lo so perché me lo ha raccontato. Ha attraversato tante difficoltà ed emozioni per vincere uno Slam. Io ho vinto qui 20 anni dopo, e penso che sia perfetto anche se è stato soltanto in doppio. Sono molto orgogliosa, e credo che lei sarebbe altrettanto orgogliosa di me”.