NON SOLO DOPPISTI
Con un piazzamento intorno al numero 110 ATP, supererà Yuki Bhambri e diventerà il numero 1 del suo Paese. Ma la sua stagione non è ancora finita: dovesse giocare bene anche a Pune (stessa città che ospiterà un torneo ATP nella prima settimana dell'anno), potrebbe addirittura centrare l'ingresso tra i top-100. L'India ha una straordinaria tradizione nel doppio. Gente come Leander Paes, lo stesso Mahesh Bhupathi e Rohan Bopanna (che peraltro era in tribuna durante la finale a Bangalore) hanno scritto la storia della specialità. Hanno faticato di più in singolare: negli ultimi anni, l'unico a entrare tra i top-100 è stato Bhambri. Nel 2018 sta cambiando tutto: con la crescita di Ramanathan, un fiorente Gunneswaran, un Nagal in crescita e un redivivo Bhambri, era da parecchio che l'India non era così competitiva. Paese enorme, con oltre un miliardo di abitanti, ha potenzialità immense. Nei giorni scorsi, il torneo aveva acquistato uno spazio pubblicitario sul quotidiano “The Hindu”, uno dei più letti del paese. Con una tiratura che supera il milione e duecentomila copie, ha garantito una grande visibilità al torneo. Il fatto che sia stato vinto da un giocatore indiano ha dato una mano all'intera promozione. Si andrà avanti nei prossimi giorni con il torneo di Pune (giunto alla quinta edizione), che poi tra sei settimane ospiterà la seconda tappa del torneo ATP che per anni era stato ospitato da Chennai. Un mese dopo, ospiteranno l'Italia in una due giorni di Coppa Davis che non sembra per nulla scontata.