“ABBIAMO DEL BUON MATERIALE”
Pur convinto della necessità di un ricambio generazionale, Barazzutti ha preferito non fare nomi. Però ha lasciato trapelare un moderato ottimismo: “Attualmente ci sono ragazzi che possono giocare molto bene – dice – ovviamente non ho la sfera di cristallo. Ce l'avessi, mi vedreste al Circo Togni. Però posso dire che qualcuno di loro è già stato convocato: qui c'è Berrettini, in Giappone c'era Fabbiano (che però sta per compiere 28 anni, ndr). Prima di qualsiasi ragionamento, tuttavia, andrà capito se le nuove regole passeranno”. Incalzato sull'argomento, “Barazza” ha però fatto una mezza ammissione riguardo alla generazione di mezzo, ovvero quei giocatori nati tra il 1987 di Fognini e il 1995 di Sonego e Napolitano. “Forse non c'è stato un materiale umano così buono. Però direi che quello attuale può definirsi molto buono”. L'argomento è cruciale, poiché Fabio Fognini non può continuare a portare il peso della nazionale sulle sue spalle di neopapà. Negli ultimi anni, è stato il simbolo della nostra nazionale. Un simbolo arricchito dalla tenuta Hydrogen (vestita anche da Bolelli) che fa molto sciovinismo, con spalle verdi, petto bianco e calzoncini rossi. Radio spogliatoio informa di un Fabio furioso dopo la sconfitta in quattro set contro Pouille, ma in conferenza stampa è apparso tranquillo, col sorriso di chi ce l'ha messa tutta, sia pure con 87 errori gratuiti sul groppone. Fabio la sa, come sa di aver avuto mille chance nelle tre ore di partita (“Anche nel secondo set: pur avendolo perso 6-1, ci sono stati tanti game combattuti”). Il rammarico va a quei tre setpoint sciupati nel terzo set, anche se in due ha servito alla grande Pouille. “Ho perso contro un top-10 e ho comunque mostrato un livello piuttosto alto. Adesso sono più maturo, ci ho messo la faccia e forse è un peccato – ripensando al passato – che a volte abbia fatto il cavallo pazzo, perché potrei avere avuto un ranking ancora migliore. Però sono tranquillo e guardo avanti, ai tornei sulla terra battuta”. La stagione di “Fogna” adesso prevede un po' di riposo con la famiglia (a Genova c'era anche Flavia Pennetta), poi il Masters 1000 di Monte Carlo e un'altra settimana di pausa per caricarsi in vista del trittico Monaco di Baviera-Madrid-Roma.