UN RECORD NEL MIRINO
L'esordio in tabellone non fu dei migliori, poiché raccolse appena due game contro Jiri Novak, che pure all'epoca non aveva ancora raggiunto il suo picco. “Ero molto nervoso, non mi programmarono sul campo centrale e non mi sono goduto l'esordio”. Fu la prima di 38 partite giocate a Barcellona, con un bilancio discreto, in linea con la carriera di “Feli”: 21 vittorie e 17 sconfitte, dato aggiornato dopo la laboriosa vittoria di martedì contro Dusan Lajovic. “Non mi sarei mai aspettato di essere ancora qui dopo 20 anni e competere a questo livello. Lo vedo come un premio”. In 18 partecipazioni, ha raggiunto per due volte i quarti di finale: se non ci sono particolari rimpianti per la sconfitta contro Ferrer nel 2012, forse poteva aspirare a qualcosa di meglio nel 2011 contro Ivan Dodig. Ma Lopez non vive di rimpianti: “Ogni anno che passa è un premio alla costanza, al fatto di non essermi infortunato e aver utilizzato tutti gli strumenti che mi hanno permesso di allungare la mia carriera”. Coetaneo di Roger Federer, non si è mai avvicinato a vincere uno Slam, però potrebbe superare uno dei tanti record dello svizzero: le partecipazioni consecutive a un Major. Se Federer è fermo a 65 (la rinuncia al Roland Garros 2016 ha bloccato la sua serie), a Lopez basterà giocare Roland Garros e Wimbledon per arrivare a 66. Sarebbe molto difficile superarlo: tra i giocatori in attività, seguono Tomas Berdych a quota 52, più l'accoppiata Djokovic-Seppi a 51, ma soltanto l'azzurro ha la serie ancora aperta. Di tutti i giocatori presenti nel tabellone di Barcellona 1998, Feliciano è l'unico ancora in attività. “È una follia, ma se ci penso è anche normale perché sono passati moltissimi anni”. Incuriosisce il fatto che quattro di loro, negli anni a venire, sono stati suoi allenatori: Francisco Roig, Albert Costa, Francisco Clavet e Alberto Berasategui. A proposito di allenatori, la vittoria contro Lajovic ha avuto un sapore speciale per Lopez: il serbo si fa seguire da Josè Perlas, pure lui ex coach di Feliciano. Tra i due non corre buon sangue, come si è visto a Wimbledon 2016, quando ci fu un alterco piuttosto pesante. Ma ormai è acqua passata: "Feli" punta a sfidare Rafa Nadal nei quarti, probabile capolinea della sua corsa. Lo ha battuto quattro volte, però sulla terra non gli ha scippato neanche un set. Ma prima c'è Klizan.