ASCOLTI E INVESTIMENTI IN CALO (?)
Come se non bastasse, l'organizzazione e la logistica degli altri tornei WTA avrebbe danneggiato il Madrid Open: ad esempio, quest'anno il torneo ha dovuto modificare la sua programmazione per accogliere giocatrici che erano impegnate altrove (è vero: Sara Errani, reduce da Marrakech, ha giocato il primo turno delle qualificazioni nella seconda giornata di gara). Come se non bastasse, Tiriac è arrabbiato per l'audience televisiva, in netta discesa sia su scala nazionale che internazionale. Tale fenomeno avrebbe causato un abbassamento degli investimenti pubblicitari. A chiudere, è stata chiesta un'indagine accurata sulle trame contrattuali e societarie “ordite” dalla WTA per “minare” le norme giuridiche atte a tutelare gli organizzatori. Tuttavia, è onesto segnalare che le lamentele arrivano dopo un'edizione particolarmente felice, soprattutto in termini numerici: in 10 giorni di gara, Madrid ha raccolto 260.228 spettatori, 15.568 in più rispetto all'anno scorso e 38.000 rispetto al 2016. Inoltre, la finale tra Rafael Nadal e Dominic Thiem è stato il match più visto in Spagna addirittura dal 2013, con 2.568.000 spettatori su TVE e uno share del 20,7%. Ma si tratta di match maschili, mentre il torneo femminile – a quanto pare – è diventato una zavorra. Durante le premiazione a Simona Halep, scatenando un mucchio di polemiche, Tiriac ha fatto scendere in campo il suo amico Ilie Nastase nelle vesti di cerimoniere. Scoppiò una vivace polemica, poiché Nastase era reduce dai fatti di Fed Cup dove, tra accuse varie, si è preso una maxi-squalifica, ufficializzata in luglio. Tiriac gli è venuto in soccorso e adesso punta a mettere in difficoltà a WTA. Va detto che la stessa associazione giocatrici non aveva preso bene la premiazione di Madrid, definendo "irresponsabile e inaccettabile" la decisione di Tiriac. In tutta risposta, il rumeno disse che non avrebbe più offerto il trofeo di sua proprietà (96 pezzi d'oro e di diamanti). Non contento, adesso rilancia.