TORNEO O FOGNINI JUNIOR?
Mentre il 10 maggio 2007 rimarrà il giorno di Filippo Volandri (che con Federer vinse proprio 6-2 6-4),
il 16 maggio di dieci anni dopo diventa quello di Fabio Fognini, del miglior Fabio Fognini mai visto a Roma, e forse non solo a Roma. Almeno per una notte il campione è stato lui, più di Murray e più di quel Francesco Totti che stava seduto in prima fila, e nel pomeriggio aveva monopolizzato l’attenzione di tantissimi appassionati. A Roma è paragonabile a una divinità, e solo un Fognini così poteva farlo passare in secondo piano. “
Attenzione: non credo che Fognini sia finito”, ci
confessava solo qualche giorno fa Nick Bollettieri nella nostra intervista. Lo storico guru statunitense è famoso per non sbagliare quasi mai, e sembrerebbe averci visto lungo anche stavolta.
Di certo ha anticipato una delle più gustose vittorie di Fognini, del tennis azzurro e della storia degli Internazionali d’Italia, che ora sperano che Fognini junior, atteso nell’arco di tre giorni, non rovini (si fa per dire) una festa che può diventare ancor più bella. “
Nina manca poco poco” ha scritto Fabio sulla telecamera dopo il successo, prima di ribadire che se dovesse nascere il figlio sarebbe pronto a partire all’istante per Barcellona. Per lui sarebbe una gioia doppia, e visto quando ha combinato in serata vien da pensare che il pubblico sarebbe anche disposto a perdonarlo. Ma la parte sportiva della vicenda dice che c’è un tabellone interessante, a partire dal duello di giovedì contro uno fra Alexander Zverev e Viktor Troicki. Entrambi pericolosi, ma anche entrambi battibili dal Fognini di stanotte.
Che ha ribadito al mondo cosa può produrre la sua racchetta, e finalmente si è preso la corona più bella per un giocatore italiano. Per una volta, solo applausi. Li merita tutti, uno per uno.
MASTERS 1000 ROMA - Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Andy Murray (GBR) 6-2 6-4