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Quando il gioco si fa duro, Sonego inizia a giocare

Più il palcoscenico è importante e più Lorenzo Sonego diventa pericoloso. È del 23enne torinese la prima vittoria azzurra agli Internazionali d'Italia: con carattere e personalità rimonta un set ad Adrian Mannarino, la spunta 6-3 al terzo e conferma di avere tutte le qualità che servono per emergere. Gioia anche per Filippo Baldi, che si guadagna il main draw.
La notizia migliore è che non si può veramente parlare di sorpresa. E visto che da una parte del campo c’era Lorenzo Sonego, numero 142 del mondo e al suo settimo match ATP in carriera, e dall’altra un top-30 come Adrian Mannarino, che invece nel Tour ci gioca con regolarità da 7-8 anni, significa che il ragazzone torinese ha tutte le qualità per entrare nel tennis che conta. È lui il primo protagonista azzurro degli Internazionali d’Italia 2018, inaugurati con una splendida per 2-6 7-6 6-3 sul numero 27 del mondo, che conferma quanto di buono si dice da tempo sul 23enne azzurro, e sposta l’asticella ancora più in alto. Perché per emergere nel tennis non basta giocare bene, bisogna vincere le partite che contano e armarsi di pazienza e continuità, perché l’occasione buona può arrivare da un momento all’altro. Sonego l’ha sfruttata: sin dal sorteggio c’era la sensazione che potesse essere un match aperto, vuoi perché il gioco di Mannarino non ruba l’occhio (ma se è arrivato al numero 22 ATP vuol dire che di partite ne vince, e tante), vuoi perché il suo tennis non va troppo d’accordo con la terra rossa. Ma da lì a trasformare l’opportunità in un successo di prestigio, sul Centrale del Foro Italico, ce ne passa. Non c’era il tutto esaurito, ma è pur sempre lo stadio principale del torneo simbolo del nostro tennis, e Sonego lo calcava per la prima volta. Un fattore che per un giovane può avere il suo bel peso, pure per uno che ha spesso mostrato la capacità di alzare il livello in base all’importanza del palcoscenico, come fanno i grandi. E infatti l’allievo di Gipo Arbino ne ha pagato lo scotto nel primo set, iniziato male e finito peggio, con colpi timorosi e Mannarino sempre al comando. Ma dal secondo set è iniziata un’altra partita, quella che il pubblico si aspettava, per prendersi la prima gioia di una domenica impreziosita anche dalla qualificazione di Filippo Baldi, di nuovo vincitore di una battaglia lunga e tesa, contro Garcia-Lopez.
PERSONALITÀ DA VENDERE NEL TIE-BREAK
La scintilla nel tennis di Sonego è scattata nel secondo set, quando ha iniziato a farsi vedere negli specchietti retrovisori di Mannarino e la lunga semina ha dato finalmente i suoi frutti. È scappato sul 4-2, si è lasciato riprendere ma poi ha fatto un capolavoro nel tie-break, ribadendo che quando il gioco si fa duro lui si esalta, con freddezza e carattere. I tre punti (di fila, da 4-4) che gli hanno dato il secondo set sono un concentrato di personalità. Si è conquistato il mini-break con un rovescio vincente, spingendo col suo colpo meno nobile, poi sul 5-4 si è buttato a rete obbligando Mannarino a un difficile passante (largo) e sul primo set-point ha chiesto (e trovato) aiuto dalla battuta, servendo il quarto ace. Uno scatto che ha caricato il pubblico, restituendo l’atmosfera perfetta per completare l’opera nel terzo set. Il break decisivo è arrivato nel quarto game: l’azzurro è scappato sul 4-1, ha cancellato (di nuovo col servizio) una palla-break sul 4-2 e nell’ultimo ha raccolto un paio di aiuti di Mannarino, che dal 15-30 ha commesso due errori di fila. Un altro servizio vincente chiudeva definitivamente i conti, regalando a Sonego quella soddisfazione accarezzata sia nel 2016 sia nel 2017, ma sempre sfumata. Due anni fa mandò ai matti Joao Sousa, ma perse 7-5 al terzo, mentre lo scorso anno – nelle qualificazioni – lottò fino al tie-break del terzo con Nicolas Almagro, uscendo da vincitore (ma sconfitto). Stavolta, invece, la lunga battaglia l’ha conquistata lui, meritatamente, guadagnandosi un secondo turno da giocare contro Sam Querrey o Peter Gojowczyk, legittimando la wild card conquistata di superiorità nelle pre-qualificazioni, e soprattutto ribadendo che nel tennis italiano del futuro ci sarà (tanto) spazio anche per lui. Un futuro, che, vista la qualità espressa nei primi mesi del 2018, appare ogni settimana un po' più vicino.

INTERNAZIONALI D’ITALIA – Primo turno uomini
Lorenzo Sonego (ITA) b. Adrian Mannarino (FRA) 2-6 7-6 6-3
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