Riccardo Bisti
24 December 2016

Incubo scommesse: si apre un filone anche in Cile

Il Futures di Talca, giocato qualche settimana fa, avrebbe ospitato alcuni match sospetti. I tennisti coinvolti sarebbero Juan Carlos Saez e Ricardo Urzua. La segnalazione è stata inviata da un'agenzia investigativa alla federtennis cilena. I diretti interessati si difendono e promettono azioni legali. “Ci avete rovinato il Natale”.

Non sarà un Natale sereno per molti tennisti. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato degli avvisi di garanzia recapitati a nove persone, tra cui Marco Cecchinato, per il presunto aggiustamento di alcune partite, ma il problema dei match "truccati" non si limita all'Italia. E' di queste ore la notizia dell'apertura di un filone “cileno”. I match incriminati si sono giocati qualche settimana fa a Talca, nel quinto Futures cileno del 2016. I giocatori nell'occhio del ciclone sono Juan Carlos Saez e Ricardo Urzua, rispettivamente numero 613 e 940 del ranking ATP. La comunicazione è pervenuta alla federtennis cilena da parte di un'agenzia investigativa polacca, chiamata a vigilare sulla regolarità dei tornei e poi, eventualmente, girare tutto alla TIU. Sembra che i match di Saez e Urzua abbiano avuto un flusso di scommesse del tutto anomalo per il mercato di un evento Futures. Ulises Cerda, presidente della federtennis cilena, ha specificato che non è ancora parte nessuna investigazione ufficiale da parte della TIU, ma che eventuali colpevolezze saranno valutate con durezza dalla stessa federazione. Il match che fa discutere è la sconfitta di Saez per mano del 19enne Alejandro Tabilo (n.609 ATP), un cileno nato in Canada. Le voci sono alimentate dalla parole, un po' confuse, dello stesso Tabilo. “Io ero concentrato sul mio gioco, però è vero che Saez non ha giocato bene. Non so cosa gli sia successo”. Quando gli hanno chiesto se la partita poteva essere truccata, ha detto: “Possibile, ma non ne sono sicuro. Non voglio parlare di questo argomento”. Ovviamente Saez non sta a guardare: Talca è stato il suo primo torneo dopo un'assenza di tre mesi dovuta a una pubalgia.

VOCI ANCHE DALLA COLOMBIA
“Non mi ero praticamente allenato e mi sono presentato con un livello insufficiente per battere chiunque. Se questo mi rende sospetto, che mi mostrino le prove. E' facile giudicare, ma io sono innocente – dice il giocatore, soprannominato "Pinky" – io non ho bisogno di denaro e non correrei mai un rischio per ottenere soldi sporchi. Mi stanno accusando pubblicamente di qualcosa che non ho fatto. Queste indagini, tra l'altro, dovrebbero essere riservate”. Detto che Saez ha promesso azioni legali per difendere la sua immagine, resta il flusso anomalo di scommesse, tutte favorevoli al suo avversario. Senza voler pensare male a tutti i costi, qualcuno avrebbe potuto essere a conoscenza del suo cattivo stato di forma e avrebbe provato a lucrarci. Anche Urzua è arrabbiato e anche lui minaccia azioni legali, specificando di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, se non le indiscrezioni giornalistiche. Va detto che un anno fa, durante un'intervista, lo stesso Saez aveva ammesso di aver ricevuto più volte offerte di denaro in cambio di una sconfitta, ma di aver sempre rifiutato, soprattutto per paura. Non resta che attendere gli sviluppi di un'eventuale indagine. Tra l'altro, sembra che non ci si limiti al Cile: la TIU sarebbe attiva anche in Colombia e in Spagna. Gabriel Sanchez, presidente della federtennis colombiana, ha detto che gli investigatori si sono recati nel suo paese per ascoltare alcuni giocatori, e che c'è grande attenzione anche alla Spagna, dove nei giorni scorsi ci sono stati ben 34 arresti per una presunta "banda" che mirava a truccare gli incontri di alcuni tornei Futures, sia in Spagna che in Portogallo. 

GLI AVVISI DI GARANZIA A NOVE SICILIANI
I 34 ARRESTI IN SPAGNA
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