PRIMO BLOCCO – Un Masters un po' sottotono è andato a Grigor Dimitrov. Cerchiamo di capire il valore di questo successo insieme a Jacopo Lo Monaco e Filippo Scala, autore di una straordinaria ricerca per individuare il GOAT. Dimitrov può essere considerato un supplente, mentre dovrà ancora dimostrare di essere un “Maestro”. “Probabilmente quando è arrivato nel tour gli hanno fatto credere di essere più forte di quello che era per davvero” dice Jacopo, sottolineando come abbia superato Goffin in finale soprattutto grazie a una migliore condizione atletica e una buona fase difensiva. Salvo un paio di edizioni degli anni 70 (quando c'era ancora la distinzione con il WCT), è stata la peggiore edizione del Masters. Jacopo riflette sul fatto che i migliori match dell'anno si siano visti in Australia, con i giocatori ancora freschi. E si domanda: “Perché non giocare il Masters verso Natale, dopo aver concesso un adeguato riposo? In fondo è l'All Star Game del tennis”. Torniamo sulla finale di Fed Cup, personale capolavoro di CoCo Vandeweghe. “Non ha avuto grande risonanza negli Stati Uniti, soprattutto nell'informazione mainstream” dice Filippo, che risiede a Los Angeles. Il successo vale più per CoCo che per il peso specifico dello stesso, poiché in tutto l'anno non ha battuto neanche una top-30 WTA. Si avvicina la finale di Coppa Davis: dopo le grandi fatiche degli ultimi mesi, David Goffin sarà in grado di portare due punti al Belgio? Dovesse fallire, per i “diavoli rossi” sarebbe un'impresa quasi impossibile. Ma attenzione a un'eventuale Pouille-Darcis nell'ultimo match. E se il capitano belga stesse pensando di risparmiare proprio Darcis nella prima giornata?