IL SENSO DELLA VITA
Vahaly ha fatto in tempo a giocare nella Margaret Court Arena: è accaduto nel 2003, anno in cui l'ex Show Court 1 prese il nome attuale. Sfidò Andre Agassi (la foto qui sopra risale proprio a quel match) e “oggi, in effetti, avrei difficoltà a giocare su quel campo. Credo che sia importante avere il sostegno di Andy Murray, lui non avrebbe motivo per entrare in questo dibattito”. Vahaly ha poi raccontato alcuni dettagli della sua esperienza. Dopo aver accettato la sua natura, ben oltre i 25 anni di età, ha vissuto un periodo difficile perché era convinto che non avrebbe mai avuto una famiglia o dei figli. Ma poi, quando ha intrapreso la relazione con il suo attuale marito, hanno subito pensato all'idea di formare una famiglia. “Per lui era una cosa molto importante, abbiamo parlato più dei figli che del matrimonio. Quando ci siamo sposati nel 2015, in Georgia, nella prima notte di nozze abbiamo scoperto che il nostro surrogato era incinta”. Da allora, la loro vita è “esplosa” in senso positivo. “Finalmente sento che la mia vita ha un senso, non mi accadeva da quando giocavo a tennis”. Chissà che le parole di Vahaly non servano a qualche tennista gay, tra quelli in attività, a effettuare il coming out. La speranza è che abbia ragione quando dice che, oggi, il clima sarebbe molto più amichevole per un eventuale tennista omosessuale. I tempi sono finalmente maturi?