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Il sogno di Wawrinka: Career Grand Slam!

Allo svizzero manca solo Wimbledon per centrare un traguardo raggiunto da soli otto uomini. L'erba è la peggiore superficie per il suo tennis, però si sa adattare e nessun avversario sembra davvero imbattibile. I bookmakers lo danno come settimo favorito: lui ci crede, altrimenti non avrebbe assunto il guru Paul Annacone...
Fred Perry, Don Budge, Rod Laver, Roy Emerson, Andre Agassi, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. In 140 anni di tennis, soltanto loro hanno centrato l'impresa denominata “Career Grand Slam”: vincere almeno una volta tutte le quattro prove del Grande Slam. Roba riservata ai grandissimi, alle leggende. Stan Wawrinka non sarà mai al loro livello, ma da quando ha vinto lo Us Open 2016 la sua percezione è cambiata. Per diventare il nono uomo a riuscirci, gli manca soltanto Wimbledon. Per lui, per il suo stile di tennis, è lo Slam più complicato. Quella del 2017 sarà la sua tredicesima apparizione ai Championships. E' il torneo dove ha vinto meno partite (18, con 12 sconfitte) e come miglior risultato vanta i quarti di finale, ottenuti nel 2014 e nel 2015. Mentre la sua potenza può essere devastante sulle altre superfici, sull'erba fatica a piegare le gambe e ad accorciare i movimenti. Non a caso, sui prati è ancora a secco di titoli. Al massimo, è arrivato in finale a 's-Hertogenbosch nel 2013. Il suo tennis è completo, ma gli manca la necessaria agilità. Ma le potenzialità ci sono anche sul verde: per esempio, nel 2014 ha giocato una delle sue migliori partite di sempre contro Feliciano Lopez. Certo, nei quarti è stato punito da Roger Federer...

I would like to take this opportunity to announce as of immediately that we have added Paul Annacone to our exisiting...

Pubblicato da Stan Wawrinka su Domenica 11 giugno 2017

ARRIVA PAUL ANNACONE
Pur avendo al suo angolo uno dei migliori coach al mondo (Magnus Norman), sa che sull'erba ci vuole qualcosa di più. Lo scorso anno ha provato ad assumere, pro-tempore, l'ex campione di Wimbledon Richard Krajicek. E' andata male, visto che si è arreso al secondo turno a Juan Martin Del Potro. Quest'anno ci riprova, portando al suo angolo un coach capace ed esperto come Paul Annacone, già capace di “vincere” Wimbledon sia con Sampras che con Federer. Per tentare l'assalto ai Championships, “Stan the Man” ha pensato a una programmazione standard: tanti allenamenti e il torneo del Queen's, che si gioca in condizioni tecniche e ambientali sostanzialmente identiche. Al Club della Regina dovrà giocare più match possibili, poi a Church Road avrà bisogno di un tabellone favorevole. Per lui, vale più o meno lo stesso discorso fatto da Nadal. “Se passo indenne i primi turni, posso diventare pericoloso”. Col suo motore diesel, Stan può rischiare quando l'erba sarà ancora intonsa. Ma se dovesse sfangarla, e magari le condizioni meteo saranno più asciutte del solito (rendendo l'erba più simile al cemento), potrebbe anche dire la sua.

SETTIMO FAVORITO
Le premesse non sono male. Con Djokovic in difficoltà, Nadal che non centra i quarti da sei anni, gli avversari più ostici dovrebbero essere Federer e Murray. Ma il primo ha mostrato un po' di ruggine a Stoccarda, mentre il secondo è stato schiantato alla distanza da Wawrinka nella semifinale del Roland Garros. La missione è (molto) complicata, ma non del tutto impossibile. In fondo, due anni fa ha sfiorato la semifinale perdendo da Richard Gasquet in un match eterno, chiuso soltanto 11-9 al quinto set. Avrà bisogno di un po' di buona sorte, ma nei grandi tornei ci ha già saputo sorprendere. I bookmakers lo hanno collocato come settimo favorito. Un suo eventuale successo paga 26 volte la posta: oltre ai Fab Four, gli hanno messo davanti anche Milos Raonic (15) e Nick Kyrgios (19). Ma nessuno di loro ha vinto uno Slam, mentre Stan Wawrinka – scopertosi grande a quasi 30 anni – ne ha già vinti tre. Non sarà mai come gli otto signori elencati a inizio articolo: proprio per questo, se dovesse centrare l'impresa, sarebbe una delle più bizzarre e irrazionali nella storia del tennis. Stan lo sa, e per questo ha deciso di provarci sul serio.
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