DA PEGGIORE (DEI FAB FOUR) A MIGLIORE
I
dati raccolti per l’ATP da InfoSys evidenziano che nel 2017 di Federer è rimasto lo storico problema della conversione delle palle-break, tanto che le statistiche lo collocano addirittura al 37esimo posto della classifica di chi ne sfrutta di più, col 40,3% di realizzazione. Ma poi lo svizzero è settimo nelle palle-break salvate (67,5%), settimo nei tie-break (ne ha vinti 21 su 30: il 70%) e
primo nella percentuale di match vinti al set decisivo: ha chiuso all’81% complessivo, con addirittura il 100% nei match di cinque set, grazie a cinque vittorie su cinque negli Slam. Dato che diventa ancora più sorprendente in relazione all’età. Nelle 57 partite disputate quest’anno, il 36enne di Basilea è stato costretto al “decider” in sedici occasioni e ha perso soltanto tre volte, peraltro due delle quali con match-point a disposizione: a Dubai contro Evgeny Donskoy e a Stoccarda contro Tommy Haas. La resa al set decisivo è il dato più significativo in assoluto del suo 2017:
nasce come conseguenza della programmazione oculata, che gli ha spesso permesso di arrivare ai tornei più fresco degli avversari, e si trasforma in causa di una crescita statistica impressionante rispetto al passato. La sua media in carriera è di 64% di vittorie al set decisivo, che si abbassa ancora se si parla solo di quinto set (59%), e sarebbe ancora più bassa se dal totale fossero esclusi i dati del 2017. Risultati che lo collocavano dietro a tutti gli altri Fab Four: Djokovic (75% al set decisivo/75% al quinto), Nadal (68%/65%) e Murray (69%/67%).
Col suo 81%/100% del 2017, invece, Federer non solo ha tenuto un rendimento mai avuto prima, ma è anche riuscito a fare meglio rispetto ai risultati storici dei suoi principali concorrenti. L’unica sconfitta “grave” – e al set decisivo – è arrivata contro David Goffin nella semifinale delle ATP Finals, lasciando un pizzico di amaro in bocca proprio nel finale di stagione. Ma pazienza. Nessuno dodici mesi fa si sarebbe aspettato di ritrovarlo a certi livelli con tale continuità.
E con una capacità di gestire la pressione mai vista prima.