LA STAMPA IMPICCIONA E I SUGGERIMENTI DI MURRAY
Il rapporto con Hewitt è importante: non è un caso, forse, che Kyrgios abbia acquistato una casa alle Bahamas, a due passi dalla Albany Sports Academy, dove fa base proprio Hewitt. Questo non significa, tuttavia, che pensi di abbandonare la sua amata Australia, la sua amata Canberra. “E' un posto bello e tranquillo, molto accogliente. Mi piace uscire, ma non penso solo alle feste. Semmai, è il posto giusto per staccare dal tennis e trascorrere del tempo con i miei amici. Credo che Canberra sia il miglior posto del mondo”. Quello con i connazionali, tuttavia, è un rapporto di amore-odio. L'immagine di Kyrgios come “Bad Boy” è stata costruita soprattutto dalla stampa australiana, sia pure aiutata da certi suoi atteggiamenti. I giornali e i siti web, affamati di click, sanno che parlare di Kyrgios significa andare sul sicuro. “Non è stato facile per me avere a che fare con i media – racconta Nick – credo che a volte siano stati un po' ingiusti, ma le cose possono cambiare”. La sua situazione non è così diversa da quella di Andy Murray, massacrato dalla stampa britannica prima di portare a casa il primo Slam. Non è un caso che sia proprio lo scozzese il suo principale “confidente” tra i giocatori più esperti. “E' un amico, un ragazzo molto caro. Parliamo spesso su Whatsapp e ho capito che per lui è cambiato tutto quando ha iniziato a vincere. Insomma, credo che la soluzione sia semplice: continuare a vincere”. La terra sarà una parentesi importante, ma il momento clou della sua stagione arriverà sull'erba: secondo Hewitt, gli exploit di Milos Raonic dell'anno scorso gli daranno una spinta in più. “A mio avviso, Nick ha un gioco più completo di Milos. Può essere forte su tutte le superfici, ma al Queen's e a Wimbledon sarà molto competitivo. A parte i Fab Four, Nick fa parte di un secondo gruppo di quattro-cinque giocatori che possono aspirare a vincere Wimbledon”.