ALTI E BASSI DA ELIMINARE
“Mi ha sorpreso quanto sia forte – dice Ferrer – quando lo vedi in campo sembra molto magro, ma poi l'ho visto allenarsi, sia in campo che in palestra. Ama molto lavorare e penso che sia pronto per crescere e migliorare gli aspetti su cui è ancora un po' indietro”. A Washington, Ferrero ha preso in mano le redini del team e ha seguito con attenzione l'allenamento con Grigor Dimitrov, poi ha palleggiato in prima persona con il numero 11 ATP, che però è sesto nella classifica stagionale. I dettagli del lavoro restano segreti, ma JCF si è ugualmente lasciato sfuggire qualcosa. “In campo è vittima di alti e bassi, deve essere più regolare. E' giovane e deve crescere, imparare a controllare le sue emozioni, ma deve farlo su base quotidiana”. Dopo Washington, Ferrero sarà al suo fianco in almeno uno dei due Masters 1000 di agosto, poi allo Us Open. Inoltre sarà in Asia e negli ultimi tornei stagionali, magari culminando nelle Nitto ATP Finals (nuovo nome del Masters). Dovesse qualificarsi per Londra, difficilmente lo vedremo alle Next Gen Finals di Londra. Il clan Zverev (oltre al padre ci sono Jez Green e il fisioterapista Hugo Gravil) è entusiasta dell'apporto di Ferrero, ma a quanto pare anche la moglie Eva Alonso sta tollerando la lontananza. “Per il momento non è ancora arrabbiata – ha scherzato l'ex n.1 – no, è tutto a posto. Sa che amo questo mondo e questa, per me, è una gran bella chance per tornare nel circuito. Quindi sì, è contenta”. A Washington, Zverev è accreditato della quinta testa di sedie ed esordirà contro il vincente di Thompson-Bemelmans. Negli ottavi ci sarebbe una possibile super-sfida con Nick Kyrgios. Mica male, per cominciare.