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Redazione
05 April 2017

Federer e quel paragone con Michael Jordan...

Tantissimi argomenti nell'appuntamento settimanale con Jacopo Lo Monaco. Le ragioni che hanno portato Federer a ribaltare la rivalità con Nadal, la rinascita di Fognini, il futuro di Kyrgios, le ambizioni della Konta, l'analisi del weekend di Davis (“L'Italia è sfavorita”), il caso Giorgi e le vostre (tante) domande.

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PRIMO BLOCCO – Iniziamo con una domanda pervenuta la scorsa settimana, oggi più pertinente che mai. Come mai Federer è così amato? Possiamo trovare, anche negli altri sport, atleti così seguiti e apprezzati? E come è stato possibile arrivare a un rispetto così assoluto? MIAMI: secondo Jacopo Lo Monaco, in finale Nadal ha sbagliato tattica. “Ha provato a fare a pallate con Federer, ma non riesce a tenere quel ritmo. Tuttavia, credo che in tre set avrebbe vinto”. Secondo il nostro super esperto, lo spagnolo non ha più l'esplosività fisica di qualche anno fa, che gli permetteva di impostare il match sul piano della resistenza. Secondo Jacopo, per Nadal sarà molto dura trovare soluzioni tecniche per battere Federer sul cemento. FOGNINI: L'azzurro è tornato tra i top-30, con tutti i benefit del caso. “L'ho visto molto bene sul piano fisico: rapido, leggero ma anche forte. Inoltre spingeva bene con il dritto: se il rovescio è fantastico, con il dritto può fare la differenza. Mi aspetto una bella stagione primaverile, anche se non parlerei di svolta: in fondo tra i top-15 c'è già stato”. KYRGIOS: “Ha giocato bene e fatto ottimi risultati – dice Jacopo – però non sono sicuro che riesca a giocare così libero quando diventerà numero 1 o magari vincerà uno Slam. Dovesse farcela, nonostante la pressione, sarebbe il primo a riuscirci. Non so se a 28 anni tirerà ancora passanti sotto le gambe”. Qualche critica all'australiano per aver lanciato violentemente la racchetta dopo la sconfitta con Federer. Poteva aspettare almeno la stretta di mano. DONNE: Ciò che colpisce di Johanna Konta è la capacità di trasmettere tranquillità, sia in campo che fuori. “E' una ragazza molto intelligente e non guasta, anche se non so se l'intelligenza sia una dote necessaria per sfondare nel tennis”. Può ambire al numero 1? Come prima cosa, dovrà dimostrarsi competitiva sulla terra battuta, dove fino a oggi non ha vinto nulla.

SECONDO BLOCCO – Arriva il weekend di Coppa Davis. A 72 ore dalla sfida, Fabio Fognini non ha ancora raggiunto i compagni a Charleroi. Secondo Jacopo, non saremmo favoriti neanche con lui in campo. Darcis è un ottimo giocatore di Davis, e Goffin partirebbe favorito anche contro Fabio, pur non essendo imbattibile. L'Italia parte con un 30% di chance, che Jacopo ridurrebbe ancora in caso di assenza di Fabio. Tra gli altri match, grande equilibrio nella sfida delle assenze tra Francia e Gran Bretagna (“Mi aspetto qualcosa da Edmund”), mentre alla Serbia potrebbero bastare due giornate per superare la Spagna. A Brisbane, gli Stati Uniti sono favoriti ma Jacopo si attende l'orgogliosa resistenza di Jordan Thompson. CASO GIORGI, l'opinione di Jacopo: “Trovo che ogni atleta di sport individuale sia legittimato a rinunciare a una convocazione, ma nel caso della Giorgi è diverso: si stata allenando a Tirrenia, la FIT le stava dando una mano...credo che per etica ed educazione avrebbe potuto recarsi ugualmente a Lleida, anche se magari non avrebbe giocato”. Probabilmente la diatriba finirà con un nulla di fatto. “I rapporti mi sembrano ormai rovinati”. A chiudere, tanto spazio alle vostre domande.
- Quello che sta facendo Federer è storico? E' da considerarsi simile al ritorno di Michael Jordan?
- La Pliskova è davvero da considerarsi la più forte dopo Serena Williams?
- Non è che Federer dovrebbe saltare l'intera stagione sul rosso, Parigi compresa?
- Federer avrebbe vinto più Slam se avesse cambiato racchetta e coach a fine 2011?
- Che cosa dobbiamo aspettarci da Sloane Stephens e Sabine Lisicki?
- Federer potrà coronare il sogno di vincere il suo ottavo Wimbledon?
- Chi ha avuto una carriera migliore tra Jo Wilfried Tsonga e Tomas Berdych?

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