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Riccardo Bisti
30 November 2017

Il dubbio di Serena e la speranza olimpica di Venus

Non è ancora certa la partecipazione di Serena Williams all'Australian Open. Rientrare a quattro mesi e mezzo dal parto sarebbe un mezzo miracolo. Coach Mouratoglou è ottimista per il 2018, ma è cauto sulla data. “La raggiungerò in Florida e poi vedremo”. Nel frattempo, Venus è scatenata e punta a Tokyo 2020. Una boutade o ci crede sul serio?

Messi in archivio maternità e matrimono, Serena Williams è ben decisa a tornare nel tour. Ferma dallo scorso gennaio, non ha mai manifestato propositi di ritiro. Permane qualche dubbio, tuttavia, sulla partecipazione all'Australian Open, dove è campionessa in carica. Quest'anno si è aggiudicata il titolo pur avendo scoperto, a pochi giorni dall'inizio, di essere incinta. Un rientro per l'edizione 2018 sarebbe quasi miracoloso, tenendo conto che Victoria Azarenka è rientrata a metà giugno, a sei mesi dal parto. La piccola Alexis è nata a inizio settembre, dunque avrà un margine di soli quattro mesi e mezzo. Tra l'altro si è sposata un paio di settimane fa, in occasione una sontuosa cerimonia a New Orleans, alla presenza di artisti di fama mondiale come Beyonce, Jay Z ed Eva Longoria: è chiaro, nonché comprensibile, che abbia saltato qualche seduta di allenamento. A inizio ottobre, in occasione del tradizionale “lancio” dell'Australian Open, il direttore Craig Tiley aveva dato per certa la presenza di Serena Williams. In un'intervista con CNN, uscita in queste ore, coach Patrick Mouratoglou è stato ben più prudente. A suo dire, nulla è già deciso. “Serena sarà pronta per il 2018 – ha detto Mouratoglou – si sta allenando e presto la raggiungerò in Florida. Vedremo come reagirà il suo corpo e analizzeremo il suo livello. A quel punto, prenderemo una decisione sull'Australia". Lo scorso luglio, a poche settimane dal parto, Serena aveva detto di avere una grande voglia di tornare. Non ci sono dubbi che lo farà: l'unica incertezza riguarda le tempistiche un po' strette. Non dovesse farcela, il torneo più indicato per il ritorno sarebbe Indian Wells. Curioso, visto che lo ha boicottato per 15 anni dopo i fatti del 2001. Da tappa “nemica” potrebbe diventare l'evento del gran rientro. In questo momento è n.22 WTA e ha un grande obiettivo: raggiungere e magari superare il record di Slam di Margaret Court.

LE AMBIZIONI E I REGALI DI VENUS
Attualmente, l'australiana è avanti 24 a 23. Da parte sua, Serena non è mai stata totalmente inattiva: ha giocato, sia pure con cautela, anche mentre era incinta. In vista del 2018 ha assunto un nuovo sparring partner: si tratta del buon tennista americano Jarmere Jenkis, 27 anni ed ex n.190 ATP. Curiosamente, suo fratello Jermaine è lo sparring partner... di Venus. A proposito della sorella maggiore: se ci vorrà qualche settimana per conoscere il futuro immediato di Serena, lei è scatenata. In un'intervista con Entrepreneur, ha confermato di non aver nessun progetto di ritiro e di guardare con curiosità all'appuntamento olimpico di Tokyo 2020. Se è vero che ha giocato una grande stagione, con le finali ad Australian Open e Wimbledon, nel 2020 avrà 40 anni. Sia pure impegnata in mille attività extra tennistiche, tra cui la linea d'abbigliamento EleVen, ha detto che in questo periodo sta cercando di ottenere il massimo senza impazzire di lavoro. “Bisogna saper usare con saggezza il proprio tempo. Forse ho imparato a farlo un po' tardi. Le Olimpiadi? Sembra una follia, ma ci proverò”. Nel frattempo, rispettando la tradizione familiare, ha comprato alcuni libri per la nipotina. Non soltanto quelli per bambini, ma anche uno che parla di pignoramenti! “Quando eravamo piccole, nostro padre ci faceva vedere dei filmati sul mercato degli affitti, facendoci ragionare in modo imprenditoriale. Bisogna mantenere la tradizione familiare!”. Sono passati più di 20 anni dal loro clamoroso ingresso nel tour, eppure Venus e Serena non hanno nessuna intenzione di abdicare. Vogliono diventare ancora più leggende. Sempre più leggende.

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