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Il dramma sfiorato di David Goffin

Brutto incidente per il belga durante il match contro Zeballos: inciampa sul telone copricampo e si procura un brutto edema alla caviglia. Vista la dinamica, si è temuto il peggio: la risonanza magnetica ha scongiurato ossa rotte e legamenti lesionati, ma è presto per fare previsioni. Vale la pena parlare di sicurezza?

Grande paura, ma le ultime notizie non sono così cattive. Molti si sono spaventati quando David Goffin è franato per terra durante il match contro Horacio Zeballos, sul campo intitolato a Suzanne Lenglen. Avanti 5-4 nel primo set, stava fronteggiando una palla break: nel disperato tentativo di giocare un lob difensivo, è finito letteralmente in fondo al campo, inciampando sul telone utilizzato per coprire il campo in caso di pioggia. La ripresa TV ha evidenziato una torsione innaturale della caviglia, impressionante. Goffin è rimasto fermo per qualche minuto prima che fosse chiamato il trainer, poi ha abbandonato il campo con le sue gambe, sia pure zoppicando. Sulle prime, si è temuto che potesse essersi rotto un osso, o magari strappato un legamento. E' stata effettuata una risonanza magnetica che, per fortuna, ha scongiurato problemi troppo gravi. Ovviamente Goffin non si è presentato in conferenza stampa, ma ha parlato il suo coach Thierry Van Cleemput, spiegando quello che è successo, soprattutto dopo l'incidente. “Le notizie sono rassicuranti, per fortuna non ci sono lacerazioni. I medici del Roland Garros sono stati incredibili, hanno preso subito contatto con il dottore di David, in Belgio. Si sono trovati d'accordo sulle cose da fare e hanno stabilito un trattamento d'urgenza per farlo recuperare il prima possibile”. Quando gli hanno chiesto se Goffin potrà giocare sull'erba, magari a partire dal torneo di 's-Hertogenbosch, Van Cleemput non si è potuto sbilanciare: “Non possiamo saperlo. Per fortuna non è niente di troppo serio, ma per essere più precisi dovremo aspettare 48 ore e vedere come reagirà l'edema. Io non ho neanche visto la caduta, perché stavo guardando la palla. Quando ho visto che non si alzava, ho pensato che fosse una cosa grave. In virtù della situazione dovremo avere un piano A, un piano B e anche un piano C”.

LA POSIZIONE DEI TELONI
Il team Goffin tornerà in Belgio già nella serata di venerdì, con l'obiettivo di pianificare un trattamento efficace. Inevitabile parlare della presenza del telone a bordocampo. E inevitabile che chiedessero a Van Cleemput se fosse arrabbiato con l'organizzazione. “Non posso dirlo. L'obiettivo è avere massima sicurezza per i giocatori, e immagino che lo staff del Roland Garros sia abbastanza professionale. Naturalmente anche loro si sono posti delle domande, non credo che questo episodio resterà senza conseguenze. La conseguenza di tutto questo sarà avere un campo più sicuro. La rabbia è legittima, ma si è trattato di una sfortunata fatalità. Goffin era lontanissimo dalla linea di fondo, oltre il box del giudice di linea. E poi, i teloni anti-pioggia ci devono essere. Magari si possono mettere nei lati lunghi e non su quelli corti, ma il rischio di una fatalità ci sarà sempre. Toglierli dal perimetro e utilizzarli solo in caso di pioggia? Chissà. Se ne parlerà. Nel frattempo, Goffin vede sfumare la benevolenza che cinque anni fa gli aveva regalato una bella avventura a Parigi, dove raggiunse gli ottavi da lucky loser, arrivando a sfidare Roger Federer sullo stesso campo che oggi ha messo a rischio parte della sua carriera. A Parigi che capì di poter diventare un top player, con tanto di intervista doppia sul campo, insieme a Federer. Sempre a Parigi ha conosciuto, per la prima volta, la paura su un campo da tennis. Dopo quello di Almagro, il Roland Garros 2017 ha conosciuto il suo secondo dramma. Come se non bastasse, c'è stato un altro ritiro: Guillermo Garcia Lopez ha abbandonato dopo aver perso il primo set contro Milos Raonic. Per lui, problemi a una spalla. Negli ottavi, Raonic troverà Pablo Carreno Busta. Da parte sua, l'altro miracolato di giornata – Horacio Zeballos – è atteso da un match proibitivo contro Dominic Thiem.

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