I DATI DEI TORNEI FUTURES
Tre anni dopo, il problema sarebbe esploso con il famoso caso Davydenko-Vassallo Arguello, da cui sarebbe nata la Tennis Integrity Unit. Buona parte delle raccomandazioni di Ings sono state poi riprese, ma il problema del betting si è diffuso a macchia d'olio. Intervistato dal Telegraph, Ings ha detto che il tennis ha commesso un gravissimo errore nel vendere a Sportradar la gestione dei dati (livescore) dei tornei Futures. “In questi tornei il rischio di corruzione è enorme – ha detto – stiamo parlando di partite senza spettatori, senza sicurezza, senza giudici di linea. E Sportradar opera come un bookmaker: raccoglie i punteggi, fornisce le quota e poi le passa agli altri operatori per venderle agli scommettitori”. Nel suo report, l'Independent Review Panel ha insistito sul fatto che la partership tra ITF e Sportradar dovrebbe essere cancellata. Per recuperare il mancato guadagno (14 milioni all'anno), l'ITF dovrebbe essere rimborsata dagli altri organi di governo. La critica a questa operazione è sin troppo semplice: se Sportradar dovesse uscire di scena, entrerebbe in ballo il mercato nero. “Probabilmente è vero – dice Ings – ma in questo momento c'è un diluvio di dati, bisogna darci un taglio. È troppo facile, per chiunque, giocarsi un primo turno di un Futures in Uzbekistan per guadagnare qualche soldo. Fare quest'operazione senza consultare la Tennis Integrity Unit, che peraltro lavora nello stesso edificio, è stato un gravissimo errore”. Difficile dire cosa accadrà. Dopo il report, i vari organi di governo tennistico hanno diffuso un comunicato in cui dicono che faranno tesoro delle raccomandazioni (che, va ricordato, non sono obblighi). “Vedremo se succederà veramente”. Non sembra crederci molto. Chissà.