"MI SENTO UN GIOCATORE MIGLIORE"
Però ha detto sì per la Cina, e Zverev ha pensato di sfruttare al massimo l'occasione, tenendolo in campo per ore, anche dopo l'eliminazione. Dopo Pechino, Lendl è tornato a casa. A Shanghai è arrivata una buona semifinale, ottima per centrare la matematica qualificazione alle ATP Finals. Il suo percorso è stato bloccato soltanto da un'inarrivabile Novak Djokovic. “Lendl deve sottoporsi a un piccolo intervento al polso, poi tornerà al mio angolo in Europa, sicuramente a Londra per le ATP Finals – ha detto Zverev – tranquilli, il tennis non è la causa dell'infortunio. La colpa è del golf, ci sta giocando troppo”. Mazze e green sono una grande passione di Lendl, da moltissimi anni. Dopo il ritiro dal tennis giocato, tentò addirittura di intraprendere la carriera professionistica. Non riuscì a passare le qualificazioni dello Us Open, dunque – visto che con la racchetta in mano aveva giocato otto finali consecutive – pensò bene di lasciar perdere. Da parte sua, Zverev ha accettato di averlo più come mentore che come coach itinerante, una volta capito che non c'era molta voglia di viaggiare. A parte gli scivoloni negli Slam, Zverev è soddisfatto della sua stagione. “Stabilirsi tra i top-5 è un grande risultato, specie considerando che Novak Djokovic è tornato alla grande e si è rivisto un altro big come Juan Martin Del Potro. È stato faticoso, ma mi sento un giocatore migliore, in grado di competere con i più forti per i tornei più grandi”. Anche se pensa di non essersi espresso al massimo contro Djokovic, è soddisfatto della settimana a Shanghai: “Sono molto contento di aver raggiunto la semifinale, poi ci sono altri grandi tornei da giocare, sono qualificato per Londra... vedo tanti aspetti positivi”. Lo rivedremo in gara la prossima settimana a Basilea, dove sarà testa di serie numero 2 dopo il forfait di Del Potro. Poi, Parigi Bercy e le ATP Finals.