Forse hanno un po' esagerato con il nome. La chiamano "ATP University" ed è un corso di tre giorni, a cui devono partecipare tutti i tennisti che si stanno affacciando nel tour. L'appuntamento si svolge un paio di volte l'anno e, con l'ultima sfornata di 25 allievi, ha superato il muro dei 1000 “laureati”. L'obiettivo è spiegare ai giovani tennisti come è organizzato il tour e offre importanti suggerimenti sulle faccende burocratiche. Il progetto è nato nel 1990, quando l'ATP ha preso in mano il circuito mondiale, e le lezioni spaziano su diversi argomenti: la gestione dei media, il marketing, il sistema pensionistico ATP e – da qualche anno – argomenti scottanti come il doping e le scommesse. Due anni prima di vincere la Coppa Davis, Lucas Pouille partecipava al corso. “È stato importante sapere cosa fa il tour per noi giocatori, abbiamo appreso quali sono le responsabilità del tour”. L'obbligo di partecipare al corso scatta per tutti quei giocatori che si sono appena iscritti alla “Division 1” dell'ATP: fanno parte di questa categoria i top-200 in singolare e i top-100 in doppio. “Sembra di tornare a scuola – ha detto Dominic Thiem, “laureatosi” nel 2014, in dichiarazioni riprese da un bel lavoro di Lukas Zahrer per il sito austriaco Tennis Net – si è svolto tutto dalle 8.30 alle 14, ma i professori e i colleghi erano davvero OK, quindi mi sono divertito”. A occuparsi del programma è Erike Kegler, responsabile di tutti gli aspetti organizzativi. “I giocatori devono avere gli strumenti giusti per avere successo nel tour” ha detto.