Riccardo Bisti
16 January 2017

“Ho i milioni, non gioco per 50.000 dollari”

Nicolas Almagro viene accusato di aver giocato solo per intascare il prize money. “Lo trovo tremendamente offensivo, sono stato top-10 e ho guadagnato milioni, non giocherei mai per 50.000 dollari". Una nuova regola permette di dare forfait e ritirare il premio del primo turno, ma è valida solo nei tornei ATP. L'Australian Open potrebbe introdurla nel 2018.

Sono bastati pochi minuti per accendere la prima polemica dell'Australian Open. Il torneo di Nicolas Almagro è durato quattro game, poiché si è ritirato per un infortunio al polpaccio durante il match contro Jeremy Chardy. Tenendo conto che l'Australian Open consegna 50.000 dollari australiani agli sconfitti al primo turno, qualcuno ha pensato che fosse sceso in campo solo per il prize-money. Ad esempio, Todd Woodbridge. “Nicolas Almagro si è ritirato. C'è una domanda da porsi: è sceso in campo solo per i soldi? Forse sarebbe stato meglio dare una chance a un lucky loser”. La replica dello spagnolo non si è fatta attendere, ed è stata piuttosto piccata. “Se qualcuno fosse interessato al mio ritiro all'Australian Open, vorrei dire che considero tremendamente offensivo anche soltanto domandarsi se ho giocato per i soldi – ha fatto sapere tramite un comunicato – frequento il circuito da 15 anni, gioco per pura ambizione e voglia di vincere. Inoltre sto aspettando il mio primo figlio, che nascerà a febbraio, quindi salterò alcuni tornei nei prossimi mesi. Per questo, era importante provare a raccogliere qualche punto ATP e questa è la ragione che mi ha spinto a provarci anche dolorante, come peraltro ho fatto in tante occasioni”. Durante la conferenza stampa, Almagro era stato ancora più esplicito, spiegando che 50.000 dollari non significano poi molto quando hai milioni di dollari in banca. “Sono sceso in campo perché pensavo di poter giocare. Sono stato top-10, ho più di 10 milioni di dollari, non gioco per 50.000, non è questo il motivo”. La scorsa settimana, “Nico” si era sottoposto a una risonanza magnetica e ha detto di aver pensato al forfait. “Il risultato non era stato degli migliori. Questo è tutto. Il problema è sorto di nuovo durante la partita e mi sono dovuto ritirare. Però durante la settimana ero riuscito ad allenarmi, così ho deciso di giocare”.

LA NORMA SALVA-INTEGRITA'
Il caso di Almagro fa pensare alla norma introdotta dall'ATP, proprio per evitare situazioni di questo tipo: se un giocatore si presenta al torneo ma si ritira prima di giocare, può ugualmente intascare il prize money del primo turno. In questo modo, si eviterebbero ritiri prematuri. La norma è valida solo nei tornei ATP, ma l'Australian Open sta valutando se introdurla nel proprio torneo, magari già a partire dal 2018. Ecco il testo.

“Per incoraggiare i giocatori non completamente in forma a non scendere in campo solo perché si trovano già sul posto, questo cambiamento permette ai tennisti già in loco di ritirarsi prima di giocare, ma di ritirare ugualmente il prize money. Il lucky loser intascherà il premio per la sconfitta all'ultimo turno delle qualificazioni più il prize money del main draw, ad eccezione della cifra pagata al giocatore ritirato. Questo cambiamento delle regole non solo incoraggia i giocatori a fare la cosa giusta, ma garantisce un buon livello di integrità poiché riduce la possibilità che un tennista scenda in campo sapendo di non poter vincere a causa di un infortunio”.

La norma è valida dal 1 gennaio nei tornei ATP, ma non è stata estesa ai tornei del Grande Slam. “Noi applichiamo le regole al nostro circuito – ha fatto sapere un portavoce ATP – non possiamo imporle nei tornei del Grande Slam. C'è una discussione continua tra i nostri ufficiali e quelli di ITF e Grand Slam in modo da avere la massima coerenza possibile”. Per ora, si tratta di una modifica provvisoria, valida soltanto per un anno. Prima di essere estesa agli Slam potrebbe essere modificata o cambiata: ad esempio, si ipotizza di non concedere ai giocatori ritirati tutto il prize money del primo turno, ma soltanto il 75%. Nel frattempo, Almagro tornerà in Spagna con una bella cifra in tasca. Magari non gli servirà, come ha detto lui. Però il bonifico gli arriverà.  

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