I SASSOLINI DELL'EX COACH
Qualche giorno fa aveva parlato Firicel Tomai, nome poco noto ma molto importante nella crescita dell'attuale numero 1. L'ha seguita dal 2008 al 2012, accompagnandola nella difficile transizione da junior a professionista. “Ho avuto anche un ruolo nella sua decisione di ridursi il seno. Insieme siamo arrivati al numero 38 del mondo, ma senza alcuni aggiustamenti non sarebbe mai entrata tra le prime 50. Purtroppo ci sono stati dei problemi e tra noi è finita male. Sento di non aver fatto nulla di male, sono sempre stato onesto e ho cercato di aiutarla. Non mi aspetto gratitudine perché ha avuto una vita molto facile ed è troppo giovane. Inoltre è molto orgogliosa e credo che le costi fare il mio nome. Ma magari un giorno scriverò un libro per raccontare quello che è successo”. A suo dire, un profilo adatto potrebbe essere Sven Groeneveld, tecnico d'esperienza che in passato ha seguito Maria Sharapova. Era all'angolo della russa nel 2014, quando batté proprio la Halep nella finale del Roland Garros. Tante opzioni, ma per adesso resteranno tali: Simona ha scelto di stare da sola. Tra l'altro, non giocherà il torneo di Shenzhen e inizierà la stagione direttamente a Sydney. Di lei si è parlato in questi giorni perché un artista di Singapore ha creato una scarpa Nike griffata per lei (foto sopra), e perché le avevano attribuito una frase secondo cui il suo nuovo obiettivo sarebbe stato Wimbledon, laddove ha raccolto una semifinale nel 2014 (perse da Eugenie Bouchard, mentre quest'anno si è arresa al terzo turno a Su Wei Hsieh). Simona ha parzialmente corretto il tiro. “Mi avevano chiesto quale torneo mi piacerebbe vincere dopo il successo al Roland Garros e ho detto Wimbledon, ma non significa che sarà il mio obiettivo principale nel 2019 – dice la Halep – l'obiettivo principale sarà la salute e cercare di essere una giocatrice migliore, giorno dopo giorno”. Senza coach, onestamente, sarà difficile.