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Guadagnare con i biglietti di Wimbledon: si può!

Viaggio nel mondo delle “debentures”, le obbligazioni che garantiscono l'accesso ai posti migliori del Centre Court e del Campo 1 di Wimbledon per ben cinque anni. I biglietti costano carissimi, ma garantiscono tanti privilegi. Ma, soprattutto, possono essere rivenduti legalmente. E i guadagni possono essere impressionanti.

Wimbledon non perde mai il suo fascino, neanche quando la concorrenza arriva dai Mondiali di Calcio. I biglietti per il Centre Court restano tra i più ambiti, non solo per i fanatici di tennis. Tuttavia, per accedere al mitico impianto londinese bisogna muoversi negli arditi sentieri delle politiche di biglietteria. Per Wimbledon ci sono mille opzioni, dalle più elitarie alle più democratiche. I sistemi più noti sono due: il ballottaggio aperto a tutti (bisogna mandare richiesta un anno prima e sperare di essere sorteggiati) e la mitica “queue”, che mette a disposizione i biglietti di giornata agli appassionati che hanno tempo e voglia di trascorrere la notte in tenda. L'unico sistema davvero sicuro per avere l'accesso è spendere migliaia di sterline per accedere agli strumenti obbligazionari, denominati “debentures”, che assicurano un posto per ogni giornata del torneo, per un periodo di cinque anni. Chi è disposto a spendere certe cifre avrà garantita una buona visuale, oltre a una serie di privilegi mica male: accesso a una lounge e un ristorante esclusivo, oltre a una via preferenziale per acquistare i biglietti degli ultimi giorni (valida per le obbligazioni del Campo 1, valide per i primi 10 giorni). Le obbligazioni sono vendute attraverso una filiale, l'All England Lawn Tennis Ground: i (ricchi) proventi sono utilizzati per finanziare i lavori di miglioramento dell'impianto. Chi fosse interessato, deve affrettarsi: l'anno prossimo saranno rilasciate le prossime obbligazioni per il Centre Court dal 2021 al 2025. i prezzi non sono ancora noti, ma gli organizzatori hanno già fatto sapere che ci sarà un rincaro rispetto all'ultimo lotto, valido dal 2016 al 2020. Ogni obbligazione costava 50.000 sterline, un sistema semplice ed efficace per raccogliere ben 100 milioni. Cifre enormi, inaccessibili per buona parte degli appassionati. Tuttavia, può essere un investimento interessante: quelli delle obbligazioni, infatti, sono gli unici biglietti che possono essere legalmente rivenduti.

RIVENDITA LEGALE (E REMUNERATIVA)
Negli ultimi 12 mesi, i proprietari hanno fatto affari d'oro: secondo il Financial Times, le obbligazioni sono state rivendute per cifre oscillanti tra le 93.500 e le 126.000 sterline. Un guadagno notevole a costo zero, peraltro per un prodotto svalutato: le obbligazioni, infatti, scadranno nel 2020 e sono a disposizione “soltanto” tre edizioni: 2018, 2019 e 2020. Secondo Alice Poutney, broker di Dowgate (rivenditore ufficiale), la maggior parte degli acquirenti sono sinceri appassionati che vogliono solo assicurarsi il piacere di guardare il tennis. “Ma c'è anche chi vede tutto questo come un investimento”. In effetti, la rendita supera il 100%. Rispetto ai 50.000 sborsati nel 2014, le obbligazioni sono state rivendute a una cifra media di 114.500 pounds. La strategia viene utilizzata anche da altre organizzazioni, tra cui la English Rugby Union per i match della nazionale nel tempio di Twickenham. Tuttavia, i costi sono decisamente inferiori perché l'aspetto emotivo supera quello di business. Nel tennis è diverso: i prezzi lievitano nelle settimane precedenti al torneo, quando il pubblico è disperatamente alla ricerca di un biglietto. Tuttavia, il business sarebbe riservato a poche persone: secondo Philip Brook, presidente dell'All England Club, la stragrande maggioranza dei detentori delle obbligazioni sono “ricchi”, piuttosto che “speculatori”. Li descrive come sinceri appassionati che si tengono stretti il privilegio. Naturalmente, c'è la possibilità di vendere i biglietti per le singole sessioni a cui non possono presenziare, ammortizzando la spesa complessiva. In questo senso, sta avendo un grosso successo il sito “Wimbledon Debenture Holders”, che mette in contatto venditori e acquirenti. Sono iscritte circa 500 persone e sono disponibili biglietti tanto preziosi quanto costosi: in questo momento, i tagliandi per la finale del prossimo 15 luglio si trovano a 4.000 sterline.

FEDERER SOSTIENE IL MERCATO, MA POI?
L'esperienza ci ha insegnato che è possibile guardare il tennis gratis tramite il programma di obbligazioni – dice Brook – il prezzo delle rivendite è aumentato a tal punto che si potrebbe andare a vedere 2-3 giorni di torneo e rivendere tutto a prezzo intero”. Il business dei biglietti di Wimbledon è inarrestabile: anche le società di ospitalità provano ad acquistare i biglietti a costi esorbitanti. Il “book” per una singola edizione può fruttare fino a 15.000 sterline. In quel caso, i biglietti sono spesso omaggiati a clienti o inseriti in altri tipi di pacchetti. Tuttavia, sembra che il fenomeno stia vivendo una leggera contrazione. Nel 2016 sono state messe in vendita le obbligazioni del Campo 1 per il quinquennio 2017-2021 (peraltro, dal 2019 il campo sarà dotato di tetto retrattile). Il pacchetto costava 31.000 sterline, ma non tutte le rivendite sono state fruttuose. C'è chi è riuscito a rivenderle anche a 42.000 sterline, ma alcune sono state cedute a 28.000, con una perdita del 10%. In virtù di questo, non è detto che le obbligazioni future non possano essere un filo più economiche, almeno per il Campo 1. Il futuro del business complessivo, invece, è un grande punto interrogativo. I prezzi sono aumentati vertiginosamente negli ultimi 10 anni, contestualmente al dominio dei cosiddetti “Big Four”: Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e l'idolo di casa Andy Murray. Secondo gli esperti, i prezzi resteranno alti fino a quando Federer continuerà a giocare. “Perché ha un enorme seguito – dice la Poutney – basta dare un'occhiata alle tribune e troverete moltissimi spettatori con i colori della Svizzera”. Il concetto di Big Four, tuttavia, è un po' annacquato perché Murray e Djokovic vengono da un periodo difficile, mentre Nadal raccoglie soprattutto sconfitte da parecchi anni (dopo la finale del 2011 non ha più ottenuto risultati di rilievo): e allora, in uno scenario con minori personalità, i prezzi delle obbligazioni potrebbero avere meno appeal e – di conseguenza - valore. Per questo, chi volesse spendere decine di migliaia di sterline per il prossimo lotto (2021-2025, gli anni in cui la transizione diventerà effettiva), dovrà pensarci bene. Il rischio di una svalutazione esiste. Brook si è detto “consapevole” del fatto che l'età dell'oro del tennis maschile sta volgendo al termine. “Ma noi non siamo preoccupati. Non è presunzione, ma il fascino di Wimbledon resterà sempre avvincente e pieno di appeal”. Chi volesse lanciarsi nell'avventura, inizi pure a mettere da parte i soldi. C'è un anno di tempo.

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