FIRST OF THE REST
È nel “decider” che Dimitrov marca la differenza, aiutato sicuramente da un Nishikori non al 100% e soprattutto dal pieno di fiducia figlio delle vittorie degli ultimi giorni. Il giapponese soffre nei propri turni di battuta, mentre
Grisha li accantona agevolmente.
Lo squarcio del match arriva nell’ottavo game quando il nipponico sciupa il 30-0 di vantaggio consegnandosi al rivale con due banali gratuiti di rovescio. L’ultimo game non è che una formalità, per un Dimitrov quasi incredulo dopo l’ultimo quindici sfilato via dopo un’ora e 48 minuti di gioco. Bello, anzi bellissimo l’abbraccio del bulgaro al suo staff, che racchiude tutta la gioia di un giocatore arrivato vicino a perdersi, ma che ora sembra ritrovato.
Fra i leitmotiv del 2017 ci sarà quello di scovare il first of the rest, il primo tra i comprimari di lusso alle spalle del duopolio Murray-Djokovic. Nishikori è già un membro stabile del gruppetto di testa e, ovviamente, a lui è richiesto lo step in più, la zampata nei Major, vero spartiacque nel giudizio di una carriera. Dimitrov, invece, vuole entrare – anzi rientrare – nell’élite dei primi dieci, che grazie al successo nel Queensland dista appena cinque posizioni e meno di 900 punti.
La speranza è che il suo quinto titolo in carriera, e soprattutto il modo in cui se l’è andato a prendere, non sia l’ennesima promessa illusoria, ma una base su cui edificare un’annata da protagonista.
ATP 250 BRISBANE – Finale
Grigor Dimitrov (BUL) b. Kei Nishikori (JPN) 6-2 2-6 6-3
GLI HIGHLIGHTS DELLA FINALE
IL RANKING ATP IN TEMPO REALE