LONDRA E PARIGI SONO IN RITARDO
Eppure, negli ultimi dieci anni, la crescita di pubblico dell'Australian Open è stata straordinaria. Per intenderci, nel 2009 aveva accolto poco più di 600.000 persone e da allora c'è stata una crescita continua, mentre a New York la situazione era ormai stagnante. In altre parole, negli ultimi 30 anni (da quando è stato inaugurato Melbourne Park), la crescita media del pubblico all'Australian Open è stata del 7% contro il 3% dello Us Open. Per questo, i dati del 2018 hanno un certo valore. Ancora una volta, si conferma la superiorità di Melbourne e New York rispetto a Wimbledon e Roland Garros, i cui dati sono ben più bassi e persino minacciati da quelli di Indian Wells, di gran lunga il miglior torneo del circuito ATP-WTA. Il Roland Garros 2018 ha superato il muro dei 500.000 spettatori grazie alle qualificazioni: 480.500 persone hanno affollato Bois de Boulogne nelle sue settimane di gara, più 23.000 nelle qualificazioni. Parigi è l'unico Slam in cui il tabellone principale scatta alla domenica, giusto per avere un giorno di incasso in più. La “debolezza” del Roland Garros è l'assenza della sessione serale, che a New York e Melbourne garantisce parecchie sessioni in più. Non sono stati resi noti i dati di Wimbledon 2018, ma le cifre non sono così distanti da quelle di Parigi. Nel 2017, Church Road aveva accolto 473.372 persone. Wimbledon è lo Slam maggiormente penalizzato: non solo manca la sessione serale (e mancherà per sempre, mentre a Parigi dovrebbe arrivare dal 2020, con la copertura dello Chatrier), ma ci sono soltanto 13 giorni di gara, visto che nel Middle Sunday non si gioca (è successo pochissime volte quando il programma era in notevole ritardo a causa della pioggia). Lo Us Open rimane il più grande evento sportivo al mondo su scala annuale, ma non c'è dubbio che il tennis sia più importante in Australia rispetto a quanto lo sia negli Stati Uniti. Per adesso, tuttavia, gli americani sorridono per un dato che aiuterà la USTA a mantenere il suo impressionante fatturato. In fondo, l'obiettivo è sempre quello.