“Quest'anno ho un bilancio di 35 vittorie e 18 sconfitte”. La prima cosa che si percepisce, parlando con Gianluca Mager, è una viva lucidità. Il ragazzo di San Remo ha ben chiari gli obiettivi e – soprattutto – sta vivendo una buona stagione, in cui ha trovato la continuità che magari gli era mancata in passato. Per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto i quarti all'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta). Lo ha fatto con autorità, impiegando circa un'ora per battere il portoghese Joao Monteiro, numero 288 ATP. Un 6-1 6-2 che è frutto della fiducia accumulata in questi mesi. “È stata una partita equilibrata, nel senso che ogni punto era aperto – racconta Mager – si è giocato molto, ma sto giocando bene e spesso ero io a comandare durante gli scambi, riuscivo a prendere in mano il gioco. Inoltre rispondevo molto bene e questo mi ha aiutato”. Come detto, il ligure viene da una stagione positiva, fatta di tante vittorie, alcune di prestigio. Per esempio, quella contro Ernests Gulbis ad Aix en Provence. Nello stesso torneo, ha giocato alla pari contro Bernard Tomic. “Sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose – continua Mager – sto avendo quella costanza che mi era mancata negli anni precedenti. Magari vincevo una bella partita, poi perdevo quella successiva. Adesso sto vincendo diverse partite consecutive (A Milano già 5, ndr) e questo mi fa molto bene. D'altra parte si matura e si cresce. Io sono nel pieno della maturazione e sono molto soddisfatto, non tanto per i punti – aspetto che guardo relativamente – ma per il livello che sto esprimendo. Le partite di Aix en Provence mi hanno dato molto. Quella contro Gulbis è stata molto bella, sono rimasto concentrato per tutta la partita, ho prestato massima attenzione al servizio ma ciò che mi ha reso felice è stato rendermi conto che non c'è una differenza abissale, neanche con un talento incredibile come Tomic. Intendiamoci: sono stati top-10 e top-20 ma adesso veleggiano tra il numero 100 e 200. Per quanto mi riguarda ho capito che non c'è grande divario tra il sottoscritto, numero 350 ATP, e i top-200. C'è semplicemente bisogno di costanza, giocare bene ed essere sereni”.