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Tathiana verso il WG: “O si vince o si impara”

L'Italia sarà chiamata a un compito molto difficile: misurarsi con il nuovo World Group con una squadra che, ad oggi, non sembra così attrezzata. “Come è difficile per noi, lo sarà per gli altri” dice la Errani. Capitan Garbin vede tutto come una grande sfida. Molto difficile un rientro della Giorgi: per essere convocata, ci vuole la tessera FIT...(Foto di Ray Giubilo)
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“Ciao ragazzi, buon lavoro a tutti!”. Si è congedata così, dopo il suo primo successo da capitana, la deliziosa Tathiana Garbin. Lo meritava, dopo un avvio molto complicato nel ruolo di capitana di Fed Cup. Prima la sconfitta contro la Slovacchia, poi l'addio (esplicito) di Francesca Schiavone e quello (implicito) di Roberta Vinci, infine lo spinoso caso di Camila Giorgi. La sorte ha deciso di ridarle qualcosa: non solo la vittoria contro Taiwan, ma anche l'imminente varo del nuovo World Group, con l'Italia di nuovo tra le grandi. Si prova empatia per lei, così come per le ragazze che stanno raccogliendo un'eredità molto pesante. Tathiana ha ragione quando dice che bisogna godersi questo successo, ma l'anno prossimo sarà dura. La vittoria dell'Olanda ci precluderà un posto tra le teste di serie: significa che il prossimo incontro ci vedrà contro una super-big: Repubblica Ceca, Francia, Stati Uniti, Svizzera, Bielorussia, Germania, Olanda o Russia. Alcuni nomi fanno paura: “Ma se anche dovessimo perdere nettamente ci sta – dice la Errani, che ha confermato la sua disponibilità anche per il 2018 – che facciamo, non giochiamo perché le altre sono più forti? La verità è che vincere non è mai facile. Anche contro Taiwan doveva essere una passeggiata, invece si sono difese molto bene. Come è stato difficile per noi, sarà dura anche per le altre”.

UNA NUOVA SFIDA
​L'orgoglio di Sarita, leader assoluto della Nuova Italia, trova sponda nella Garbin, che ci ha regalato una bella frase: “Io dico sempre che o si vince o si impara. Noi stiamo crescendo: naturalmente speriamo di continuare a vincere, ma siamo pronte a migliorare anche attraversando momenti difficili”. Dal punto di vista tecnico, la due giorni di Barletta non ha fornito chissà quali risposte. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, le difficoltà con cui la Errani ha battuto la Lee possono rivalutare la prestazione della Trevisan. Se invece lo vogliamo vedere mezzo vuoto, si può pensare che Sarita sia ancora lontana dalla migliore condizione. “C'era tanto vento, nel primo set non superavo mai la metà campo – ha detto la Errani – quando giocavo a sfavore di vento ho incontrato tante difficoltà”. Però il punto è arrivato lo stesso. Le prime risposte arriveranno nei prossimi giorni, a Istanbul. Poi si vedrà. “Non mi pongo particolari obiettivi di classifica – prosegue Sarita – punto a ricostruirmi fisicamente, tennisticamente e mentalmente. Quando sarò a posto, i risultati arriveranno di conseguenza”. In questo momento, parole sue, la Errani è OK soltanto sul piano fisico. Sul resto, siamo ancora “work in progress”. Come detto, Sara ci sarà anche nel 2018. Con lei, con ogni probabilità, lo stesso gruppo di ragazze che la Garbin segue anche in giro per il tour (“E' un segno tangibile di come la federazione fornisca servizi alle giocatrici”). C'è una novità sul conto di Camila Giorgi: sembra che non possa essere convocata perché priva di tessera FIT. “Se non sei tesserata, non puoi essere convocata in nessun modo – ha detto la Garbin – per il futuro non si sa mai, io tengo la porta aperta. Di sicuro noi chiediamo qualcosa di importante: l'attaccamento alla maglia azzurra”. Avendo accanto a sé Rosatello e Paolini, ha ricordato le loro vecchie esperienze in Summer Cup, sempre in Puglia, sempre con la guida della Garbin.

ATTACCAMENTO ALLA CAUSA
L'impressione è che il caso Giorgi possa servire a colmare un vuoto regolamentare: nelle Carte Federali, infatti, non vi è esplicito riferimento al divieto di convocare in nazionale chi non è tesserato. D'altra parte, la stessa Giorgi ha giocato in Fed Cup dal 2014 al 2016 senza tessera. E sembra che ci sia stata qualche dimenticanza a tesserarsi anche nel caso di qualche altro giocatore, negli anni passati. Faccende veniali, persino trascurabili, che però assumono valore alla luce dei nuovi eventi. Insomma, è possibile aspettarsi qualche aggiunta ai regolamenti per mettere ordine a una questione (quella del tesseramento) che ha avuto bisogno di un caso limite per venire a galla. A parte le faccende regolamentari, ci sembra chiaro che Tathiana voglia un team coeso, unito, dove lo spirito di gruppo sia un fattore importante. “Il clima mi è piaciuto molto – ha detto Tax – dietro a questo gruppo ci sono altre ragazze che stanno lavorando bene e stanno facendo buoni risultati, anche a livello internazionale. Il lavoro richiede qualche anno, lo stiamo portando avanti”. Affermazioni condivisibili: col nuovo World Group, tuttavia, oggi ci sarebbe il rischio di incassare qualche brutta sconfitta.

CON TAIPEI FINISCE 3-1
​Mancano 10 mesi al primo turno del 2018: la speranza è che per allora Paolini, Trevisan, Rosatello (o magari Ferrando, Pieri e Brescia) saranno entrate nel tennis che conta. In caso contrario, come dice Tathiana, impareremo. Sarà comunque una sfida stimolante. A risultato acquisito, il duo taiwanese Hsu-Chuang ha fissato il punteggio sul 3-1. Oltre a fare un gran tifo per la Lee nei singolari, le due si sono dimostrate una discreta coppia, più affiatata delle nostre. Molto simpatiche, nella conferenza stampa finale – in assenza di domande, tutte per la loro capitana – si sono dilettate in facce e pose strane a favore di fotografi. “Non posso dire che le ragazze abbiano fatto un cattivo lavoro – ha detto la Wang – anche se ovviamente sono delusa. Torneremo su, magari recuperando qualche giocatrice”. Non certo Su-Wei Hsieh, in rotta definitiva con la federtennis, ma probabilmente Kai-Chen Chang. Non sarà facile: finiranno in un pool con sette squadre e un solo posto a disposizione per i nuovi play-off: contro Cina, Giappone e (forse) Kazakhstan, non sarà semplice. Ma, per la simpatia che hanno trasmesso, lo meriterebbero. Noi avremo altre faccende da sbrigare.

FED CUP – PLAY OFF WORLD GROUP II
ITALIA – TAIPEI 3-1

Martina Trevisan (ITA) b. Ya-Hsuah Lee (TPE) 2-6 6-3 12-10
Sara Errani (ITA) b. Chieh-Yu Hsu (TPE) 6-0 6-2
Sara Errani b. Ya-Hsuah Lee (TPE) 3-6 6-2 6-3
​Chuang / Hsu (TPE) b. Paolini / Rosatello (ITA) 6-4 6-4

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