CAVIGLIA E TENDINE D'ACHILLE IN DISORDINE
Nel secondo, già avanti 2-1, ha infilato un filotto di 12 punti. Fognini non ha mai avuto troppa fortuna agli Internazionali: ha vinto buone partite contro Dimitrov (2015) e Murray (allora n.1 ATP, nel 2017) ma non si è mai spinto oltre il terzo turno. Il sorteggio non gli ha dato una mano: Thiem è davvero un osso duro, come testimoniano i precedenti (2-0 per l'austriaco, entrambi match rapidi). “In questo momento sto giocando male – dice Fognini, con la consueta onestà – non sono al 100% perché ho qualche problema alla caviglia e al tendine d'achille”. Si spiegano anche così le 4 sconfitte, dalla Davis in poi, che hanno un po' rallentato la sua corsa di inizio stagione. Negli anni, Fabio ha sempre sofferto un po' di pressione a Roma: chissà che quest'anno non possa trarre giovamento dall'invasione di giovani (Berrettini, Cecchinato, Sonego e Baldi) che stanno facendo ottime cose, spostando l'attenzione dei media. Contro Thiem non avrà niente da perdere, poi però c'è il Roland Garros. “In vista di Parigi dovrò fare un doppio sforzo, sia di fisico che di testa. Devo ritrovare me stesso, il mio gioco... sono ancora lontano dal miglior Fognini”. Si dice che vincere aiuti a vincere: chissà che Roma non possa rappresentare una svolta in positivo. E poi c'è lo stimolo di diventare l'italiano più vincente dell'Era Open, almeno come numero di partite: se Panatta (372) è ancora lontanuccio, Barazzutti (310) è davvero a un tiro di schioppo. Se dimenticare Andreas Seppi, che di partite ne ha già vinte 339.
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA UOMINI – Primo Turno
Fabio Fognini (ITA) b. Gael Monfils (FRA) 6-3 6-1