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Riccardo Bisti
05 August 2018

Fognini fa 62 nella stagione più bella

Soltanto nel biennio 1976-1977 avevamo vinto così tanto. Quelle vittorie avevano un peso specifico diverso, ma si sono create le premesse per un futuro ancora migliore. I prossimi obiettivi? Un posto tra i top-10 e magari una finale Slam. “Fogna” meriterebbe di centrarne almeno uno dei due.

Se escludiamo il clamoroso biennio 1976-1977, il 2018 è la migliore stagione di sempre del tennis italiano al maschile, almeno nell'Era Open, la cui credibilità tecnica è ben superiore rispetto agli anni precedenti. Il successo di Fabio Fognini a Los Cabos è il numero 62 per l'Italia da quando le spinte per il professionismo hanno finalmente avuto la meglio sull'ipocrisia dilettantistica. Correva l'anno 1968 e nel mondo c'erano ben altri tumulti. In questi 50 anni, a parte la gloria dei “seventies”, l'Italia del tennis ha vissuto più ombre che luci. Per intenderci, ci sono stati periodi lunghissimi senza vincere neanche un torneo: 1981-1984, 1994-1998, 1998-2001 e 2006-2011. A cavallo del millennio, il successo di Andrea Gaudenzi a Casablanca è stato l'unico all'interno di un digiuno di sette anni. Adesso abbiamo raccolto la bellezza di quattro tornei in tre settimane, manco fossimo tornati agli ultimi anni della TV in bianco e nero. Sono filtrati così, nelle case degli italiani, i grandi successi di Adriano Panatta a Roma e Parigi nel 1976, così come il successo in Coppa Davis a Santiago del Cile (che peraltro non fu neanche trasmesso in diretta). Il “colore” sarebbe arrivato soltanto l'anno dopo, in ritardo rispetto ad altri paesi europei. Nel 1976 vincemmo sei tornei più la Coppa Davis, mentre nel 1977 ne raccogliemmo sette (più una finale di Davis persa in Australia). I successi di Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Matteo Berrettini non sono minimamente paragonabili – in termini di prestigio – alle migliori vittorie di Panatta, ma lasciano un piacevole retrogusto. L'Italia c'è e anche il mondo inizia ad accorgersene. Dopo anni in cui le donne hanno tenuto in piedi il movimento, adesso si sono gettate le basi per una bella epoca tra i maschietti. E in un paese “machista” come il nostro, in effetti, la spinta mediatica è maggiore. Abbattuto il tabù della semifinale Slam, adesso ne restano un altro paio: una finale e un piazzamento tra i primi dieci. Sarebbe bello che almeno uno dei due lo ottenesse Fabio Fognini, di gran lunga il miglior giocatore italiano degli ultimi 40 anni. Se non avesse avuto qualche passaggio a vuoto tra marzo e maggio, il sogno top-10 sarebbe concreto.

UN DECENNIO CHE VALE PER DUE
Numeri alla mano, riuscirci nel 2018 sembra impossibile (chi lo precede è troppo distante), ma giocare bene negli ultimi tre mesi getterebbe una buona base per il 2019. E poi c'è una certezza in panchina, quel Franco Davin la cui influenza è sempre più evidente. Il modo in cui Fognini ha disinnescato le bombe di Del Potro è stato un piacere per gli occhi (e non accadeva da 27 anni che un italiano non battesse un top-5 in una finale ATP. Questa partita qui...). Quanto al singolo exploit in uno Slam, la semifinale di Marco Cecchinato a Parigi ha fatto capire che certi traguardi non sono impossibili, a maggior ragione nel periodo di transizione in cui il tennis si sta infilando. Per rendere l'idea del buon momento del tennis azzurro, oltre all'impressionante quantità (salvo sorprese, allo Us Open avremo ben 24 rappresentanti tra main draw e qualificazioni), ci sono numeri di ogni tipo. Dovendone scegliere uno, il numero di titoli vinti nel decennio in corso: quindici. Ancora uno e negli anni 10' del ventunesimo secolo avremo eguagliato il totale degli anni novanta e degli anni 2.000. In una delle sue espressioni più celebri, l'ex presidente FIT Paolo Galgani diceva che il campione ce lo avrebbe mandato soltanto il padreterno. Lassù hanno deciso che Roger Federer avrebbe dovuto nascere a Basilea, però adesso abbiamo un buon numero di giocatori che possono dare all'Italia soddisfazioni inedite, almeno nell'epoca della TV a colori, che poi si è tramutata in tecnologia sfrenata. Per la terza volta nelle ultime tre settimane, vi proponiamo le statistiche aggiornate dei successi azzurri nel circuito ATP. Al prossimo titolo.

TITOLI ATP, DECENNIO PER DECENNIO
ANNI 70 – 20 titoli
ANNI 80 – 11 titoli
ANNI 90 – 9 titoli
ANNI 2000 – 7 titoli
ANNI 2010 – 15 titoli

VITTORIE ITALIANE NEL CIRCUITO ATP
1971 – Senigallia (terra) – Adriano Panatta b. Martin Mulligan (Ita) 6-3 7-5 6-1
1973 – Bournemouth (terra) – Adriano Panatta b. Ilie Nastase (Rom) 6-8 7-5 6-3 8-6
1974 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-3 6-1
1975 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Georges Goven (Fra) 6-3 6-2
1975 – Kitzbuhel (terra) – Adriano Panatta b. Jan Kodes (Cec) 2-6 6-2 7-5 6-4
1975 – Stoccolma (indoor) – Adriano Panatta b. Jimmy Connors (Usa) 6-4 6-3
1976 – Barcellona (terra) – Paolo Bertolucci b. Jun Kuki (Sve) 6-1 3-6 6-1 7-6
1976 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Patrick Proisy (Fra) 6-7 2-6 6-3 6-2 10-8
1976 – Nizza (terra) – Corrado Barazzutti b. Jan Kodes (Cec) 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1976 – Roma (terra) – Adriano Panatta b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6
1976 – ROLAND GARROS (terra) - Adriano Panatta b. Harold Solomon (Usa) 6-1 6-4 4-6 7-6
1976 – Bastad (terra) – Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti (Ita) 4-6 7-5 6-2
1977 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. John Feaver (Gbr) 6-4 6-1 7-5
1977 – Charlotte (cemento) – Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0
1977 – Amburgo (terra) – Paolo Bertolucci b. Manuel Orantes (Spa) 6-3 4-6 6-2 6-3
1977 – Berlino (terra) – Paolo Bertolucci b. Jiri Hrebec (Cec) 6-4 5-7 4-6 6-2 6-4
1977 – Bastad (terra) – Corrado Barazzutti b. Balazs Taroczy (Ung) 7-6 6-7 6-2
1977 – Houston (cemento) – Adriano Panatta b. Vitas Gerulaitis (Usa) 7-6 6-7 6-1
1977 – Parigi (indoor) – Corrado Barazzutti b. Brian Gottfried (Usa) 7-6 7-6 6-7 3-6 6-4
1978 – Tokyo (cemento) – Adriano Panatta b. Pat Dupre (Usa) 6-3 6-3
1980 – Cairo (terra) – Corrado Barazzutti b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-4 6-0
1980 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Raul Ramirez (Mex) 6-2 2-6 6-4
1981 – Linz (terra) – Gianni Ocleppo b. Mark Edmonson (Aus) 7-5 6-1
1984 – Firenze (terra) – Francesco Cancellotti b. Jimmy Brown (Usa) 6-3 6-3
1984 – Palermo (terra) – Francesco Cancellotti b. Miloslav Mecir (Cec) 6-0 6-3
1985 – Bari (terra) – Claudio Panatta b. Lawson Duncan (Usa) 6-2 1-6 7-6
1986 – Bordeaux (terra) – Paolo Canè b. Kent Carlsson (Sve) 6-4 1-6 7-5
1986 – Saint Vincent (terra) – Simone Colombo b. Paul McNamee (Aus) 2-6 6-3 7-6
1987 – Bari (terra) – Claudio Pistolesi b. Francesco Cancellotti (Ita) 6-7 7-5 6-3
1988 – Firenze (terra) – Massimiliano Narducci b. Claudio Panatta (Ita) 3-6 6-1 6-4
1989 – Bastad (terra) – Paolo Canè b. Bruno Oresar (Yug) 7-6 7-6
1991 – Rotterdam (indoor) – Omar Camporese b. Ivan Lendl (Cec) 3-6 7-6 7-6
1991 – Bologna (terra) – Paolo Canè b. Jan Gunnarsson (Sve) 5-7 6-3 7-5
1991 – Brisbane (cemento) – Gianluca Pozzi b. Aaron Krickstein (Usa) 6-3 7-6
1992 – Milano (indoor) – Omar Camporese b. Goran Ivanisevic (Cro) 3-6 6-3 6-4
1992 – Scottsdale (cemento) – Stefano Pescosolido b. Brad Gilbert (Usa) 6-0 1-6 6-4
1993 – Tel Aviv (cemento) – Stefano Pescosolido b. Amos Mansdorf (Isr) 7-6 7-5
1994 – San Josè (indoor) – Renzo Furlan b. Michael Chang (Usa) 3-6 6-3 7-5
1994 – Casablanca (terra) – Renzo Furlan b. Karim Alami (Mar) 6-4 6-2
1998 – Casablanca (terra) – Andrea Gaudenzi b. Alex Calatrava (Spa) 6-4 5-7 6-4
2001 – Saint Polten (terra) – Andrea Gaudenzi b. Markus Hipfl (Aut) 6-0 7-5
2001 – Bastad (terra) – Andrea Gaudenzi b. Bohdan Ulihrach (Cec) 7-5 6-3
2002 – Milano (indoor) – Davide Sanguinetti b. Roger Federer (Sui) 7-6 4-6 6-1
2002 – Delray Beach (cemento) – Davide Sanguinetti b. Andy Roddick (Usa) 6-4 4-6 6-4
2004 – Saint Polten (terra) – Filippo Volandri b. Xavier Malisse (Bel) 6-1 6-4
2006 – Casablanca (terra) – Daniele Bracciali b. Nicolas Massu (Cil) 6-1 6-4
2006 – Palermo (terra) – Filippo Volandri b. Nicolas Lapentti (Ecu) 5-7 6-1 6-3
2011 – Eastbourne (erba) – Andreas Seppi b. Janko Tipsarevic (Ser) 7-6 3-6 5-3 (rit.)
2012 – Belgrado (terra) – Andreas Seppi b. Benoit Paire (Fra) 6-3 6-2
2012 – Mosca (indoor) – Andreas Seppi b. Thomaz Bellucci (Bra) 3-6 7-6 6-3
2013 – Stoccarda (terra) – Fabio Fognini b. Philipp Kohlschreiber (Ger) 5-7 6-4 6-4
2014 – Amburgo (terra) – Fabio Fognini b. Federico Delbonis (Arg) 4-6 7-6 6-2
2014 – Vina del Mar (terra) – Fabio Fognini b. Leonardo Mayer (Arg) 6-2 6-4
2016 – Kitzbuhel (terra) – Paolo Lorenzi b. Nikoloz Basilashvili (Geo) 6-3 6-4
2016 – Umago (terra) – Fabio Fognini b. Andrej Martin (Svk) 6-4 6-1
2017 – Gstaad (terra) – Fabio Fognini b. Yannick Hanfmann (Ger) 6-4 7-5
2018 – San Paolo (terra) – Fabio Fognini b. Nicolas Jarry (Cil) 1-6 6-1 6-4
2018 – Budapest (terra) – Marco Cecchinato b. John Millman (Aus) 7-5 6-4
2018 – Bastad (terra) – Fabio Fognini b. Richard Gasquet (Fra) 6-3 3-6 6-1
2018 – Umago (terra) – Marco Cecchinato b. Guido Pella (Arg) 6-2 7-6
2018 – Gstaad (terra) – Matteo Berrettini b. Roberto Bautista Agut (Spa) 7-6 6-4
2018 – Los Cabos (cemento) – Fabio Fognini b. Juan Martin Del Potro (Arg) 6-4 6-2

GLI ITALIANI VINCENTI NEL CIRCUITO ATP
Adriano Panatta 10
Fabio Fognini 8
Paolo Bertolucci 6
Corrado Barazzutti 5
Paolo Canè 3
Andrea Gaudenzi 3
Andreas Seppi 3
Marco Cecchinato 2
Omar Camporese 2
Francesco Cancellotti 2
Renzo Furlan 2
Stefano Pescosolido 2
Davide Sanguinetti 2
Filippo Volandri 2
Matteo Berrettini 1
Daniele Bracciali 1
Simone Colombo 1
Paolo Lorenzi 1
Massimiliano Narducci 1
Gianni Ocleppo 1
Claudio Panatta 1
Claudio Pistolesi 1
Gianluca Pozzi 1
Tonino Zugarelli 1
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